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Homepadrini & padroniIl sogno dell’Euro genera mostri. Rispunta Claudio Ciampi

Il sogno dell’Euro genera mostri. Rispunta Claudio Ciampi

Dallo scandalo della Bnl di Atlanta fino agli affari di Credifarma con Matachione. La passione per la finanza a trecentosessanta gradi del figlio dell’ex presidente Ciampi

di Gioele Dax

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Oggi leggiamo online da Repubblica, edizione di Napoli: “Mio marito ha avuto e ha rapporti molto stretti con Credifarma anche grazie all’amicizia con Claudio Ciampi», racconta Maria Palomba, ex moglie del “re delle farmacie” Nazario Matachione. Il verbale, sottoscritto il 16 giugno, è agli atti dell’inchiesta che vede Matachione in cella con l’accusa di corruzione. Nell’ambito delle indagini, la Procura ha chiesto al giudice anche la misura interdittiva nei confronti del consorzio farmaceutico e di sei farmacie riconducibili all’imprenditore di Torre Annunziata. Su questo deciderà il giudice dopo aver sentito le parti. a intanto spuntano nuovi retroscena. Durante la perquisizione a casa di Maria Palomba, oggi testimone d’accusa dell’inchiesta, i carabinieri avevano sequestrato anche un biglietto da visita di Claudio Ciampi, amministratore di Credifarma (la finanziaria che opera esclusivamente al servizio dei farmacisti) e figlio del presidente emerito della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Da qui la richiesta di chiarimenti. Secondo Maria Palomba, i rapporti fra l’ex marito e Claudio Ciampi si sarebbero «consolidati» in conseguenza dell’amicizia stretta da Matachione con la figlia di Ciampi junior, Margherita. «A Natale 2011, mio marito si recò a casa Ciampi per scambiarsi i doni», sostiene la teste. E icorda che «nei mesi successivi la Ciampi venne a Torre Annunziata in occasione di un evento». Figlio e nipote dell’ex presidente della Repubblica non sono in alcun modo coinvolti nell’indagine. Margherita Ciampi viene però intercettata il 28 giugno, quando riceve una telefonata da Matachione, già sotto controllo su richiesta pm Celeste Carrano e Henry John Woodcock con il procuratore aggiunto Alfonso D’Avino. I due parlano del colonnello della Finanza Fabio Massimo Mendella, arrestato pochi giorni prima a seguito delle accuse dell’imprenditore Pizzicato e ora raggiunto insieme a un altro ufficiale, il colonnello Fabrizio Giaccone, da una nuova ordinanza con l’accusa di corruzione per i suoi rapporti con Matachione. Nel colloquio, depositato al Riesame, l’imprenditore allude a un presunto complotto ai suoi danni in cui avrebbe svolto un ruolo anche l’attuale compagno della ex moglie, Angelo Della Gatta, a sua volta coinvolto nel crac Deiulemar. «Sospetto che loro mi utilizzavano. Secondo me Angelo e Fabio erano in combutta», dice Matachione, che poi cita anche Giaccone: È amico mio “.

Stimo parlando di una torbida storia campana che si sviluppa nel Golfo di Napoli. Sembra una storia di sceneggiata: Isso, Issa e ‘o Malommo, oppure il film “L’allenatore nel pallone”. Ma c’è di più, molto di più. Un farmacista torrese, sposato a una donna di raro e prorompente fascino, in pochi anni acquisisce molte farmacie campane e abruzzesi: ha una buona, ma non eccezionale, scorta di danari di famiglia e ha le amicizie giuste. Nessuno degli inquirenti sembra nutrire dubbi sull’origine di queste scalate: d’altronde alcuni pezzi grossi della GDF e degli inquirenti sono amici di Matachione e signora. Così scriveva il Mattino in effetti il 21 ottobre “L’imprenditore farmaceutico Nazario Matachione arrestato nei giorni scorsi nell’ambito dell’ inchiesta su presunte irregolarità nei controlli fiscali della guardia di finanza e destinatario oggi di un altro ordine di custodia cautelare con l’accusa di avere corrotto il funzionario regionale Umberto Celentano, aveva rapporti molto stretti con poliziotti, carabinieri e finanzieri. Da questi rapporti, secondo il gip Dario Gallo che firma l’ordinanza, Matachione avrebbe ricevuto informazioni utili e favori”. Sicuramente andrebbero chiariti e scavati i rapporti tra farmacisti, ASL/Regione Campania e inquirenti. Qualche maligno partenopeo parla di anomalie nella dispensa di farmaci assai costosi direttamente dalle farmacie ordinarie e non da quelle ospedaliere.

Matachione anni fa diviene il patròn della squadra torrese, il Savoia, con un forte coinvolgimento emotivo della consorte nella conduzione della squadra. Crescono i rapporti di Matachione con la politica campana, anche quella “discussa”soprattutto di centro destra, ma non solo. Dopo anni di rapporti tormentati, Matachione si separa dalla moglie che comincia in queste settimane a parlare delle strane vicende dell’ex marito.

Ciò detto, chi è CLAUDIO CIAMPI? I giornali online ci dicono solo che è il figlio del presidente Carlo Azeglio Ciampi. Ma c’è un po’ di reticenza di troppo. Come spesso purtroppo accade sovente con le vicende dei Presidenti italiani negli ultimi anni.

La nostra memoria ci dice invece qualcos’altro; ma anche la stessa Wikipedia. E’ quel Claudio Ciampi, coinvolto 25 anni fa nello scandalo BNL Atlanta/Drogul, un fiume di danaro che arrivava a Baghdad, che in molti cercarono di nascondere. Claudio Ciampi, dirigente della BNL di New York figlio di Carlo Azeglio, in quegli anni detentore di cariche apicali in Italia (Governatore di BANKITALIA, Ministro del Tesoro, Premier, poi Capo dello Stato), ebbe i clamori delle cronache italiane e mondiali in quanto la sede di Atlanta della BNL da New York non sembrava essere stata idoneamente vigilata. Dopo una vicenda di tal genere, che si concluse però senza nessuna implicazione penale di Claudio Ciampi, considerazioni di etichetta banali inducevano a pensare che il figlio di Carlo Azeglio si fosse dato alla pesca d’altura o all’osservazione in loco dei colibrì ovvero, restando in materia, al microcredito in India. E invece no. A quanto pare, lavora sempre su finanza e banche: un tarlo. Claudio Ciampi è nei vertici apicali leggiamo di Credifarma ed è amico di famiglia di Capachione. In questi anni in quali banche affari è mai stato costui? Mah!

Carlo Azeglio Ciampi è stato l’uomo della retorica dell’Euro; “Ho sempre sognato da ragazzo l’Euro” raccontava agli italiani. Al figlio Claudio il sogno dell’Euro raccontato dal padre mille e mille volte, deve aver generato una tendenza e una passione per la finanza a 360 gradi, qualunque ne sia l’origine. Tanto… pecunia non olet!

 

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