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Oltre lo sciopero generale

Mentre Cgil-Uil e Ugl erano sotto i riflettori, in altre parti delle città le proteste dei movimenti sotto cariche, lacrimogeni e manganelli

Milano 12 dicembre 2014
Milano 12 dicembre 2014

Sciopero generale indetto da Cgil e Uil è riuscito, adesioni di massa, si parla del 70%, e partecipate manifestazioni a Roma, Milano, Torino e in altre 42 città. Hanno incrociato le braccia per 7 ore anche i ferrovieri, fino a ieri precettati e poi stati “liberati” dall’intervento di Renzi in perso.
Hanno protestato contro il Jobs Act, le manovra economiche e la riforma della Pubblica amministrazione ci sono state anche in altre 54 città.
C’è solo un particolare che vorremmo far notare ai sindacati mezzi confederati, vista la mancanza della Cisl, e la presenza dell’Ugl: Il Jobs Act è stato approvato lo scorso 3 giugno, quando il Senato ha votato con 166 sì, 112 no e un astenuto la fiducia al governo sul Jobs Act, la “legge delega” con le linee guida che il governo dovrà seguire per riformare le regole del mondo del lavoro.
Quindi alla riuscita di questo sciopero, rubando le parole al vecchio Mordillo, ci viene da domandare “And Now?” “Andremo avanti” grida dal palco torinese Camusso. Ma verso dove? Rientrerà nella pratica della concertazione oppure si guarderà intorno, verso la direzione di tante altre realtà che che in questi ultimi mesi sono state presente nella piazze con azioni di resistenza, lo sciopero del 24 ottobre della Usb, lo sciopero sociale del 17 novembre, e le tante azioni contro il Jobs act e le politiche di austerity portate avanti dai movimenti o dalle organizzazioni di lotta per a casa? Come direbbe mio nonno vaccaro “hanno chiuso la stalla dopo che le vacche so’ scappate!”
Vedremo, senza illuderci più di tanto.

Questa mattina, però, mentre Cgil-Uil e Ugl erano sotto i riflettori, in diverse parti della città di Milano, Torino e Roma, qualcun altro protestava contro Jobs act e le politiche del governo Renzi.
E la polizia ha caricato.

A MILANO centri sociali, studenti, precari e disoccupati raccolti nel Laboratorio dello Sciopero Sociale si sono dati appuntamento davanti il palazzo della Regione Lombardia. Un gruppo era vestito da babbo natale e voleva consegnare “regali” al presidente Maroni. Qualcuno è riuscito anche a superare la recensioni del Pirellone, poi la polizia in tenuta antisommossa è intervenuta con manganelli e gas lacrimogeni per disperdere i manifestanti ed è stato scontro, come da immagine. Diversi contusi.

Milano 12 dicembre 2014
Milano 12 dicembre 2014
Milano 12 dicembre 2014
Milano 12 dicembre 2014

 

A TORINO si segnalano scontri tra polizia e manifestanti in corso Regina Margherita, all’altezza del Rondò della Forca. I dimostranti, che si erano staccati dal corteo di Cgil e Uil, hanno tentato di proseguire lungo il corso forzando il blocco delle forze dell’ordine, che hanno risposto con una carica di alleggerimento. Fermati alcuni manifestanti.

Torino 12 dicembre 2014
Torino 12 dicembre 2014
Torino 12 dicembre 2014
Torino 12 dicembre 2014

A ROMA un corteo dei movimenti partito da Porta Pia, dopo aver attraversato il quartiere di San Lorenzo ha raggiunto la zona del Policlinico Umberto I. A piazza Galeno i manifestanti hanno occupato uno stabile in via Cisalpino dalle cui finestre hanno srotolato alcuni striscioni su uno dei quali c’era scritto “Il mondo di sopra si leva di mezza”. Dal megafono hanno poi dichiarato di protestare “contro l’ennesima provocazione dei fascisti davanti al campo nomadi di Monte Mario”.
Polizia, carabinieri e guardia di finanza sono intervenuti in assetto antisommosa e con cariche per procedere allo sgombero del fabbricato.

Roma 12 dicembre 2014
Roma 12 dicembre 2014

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