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Il contorto Marino, sindaco autoritario

La tifoseria del Feyenoord di Rotterdam è parecchio di destra. L’intelligence italiana ha finto di non vederla. Marino voleva le cariche ma il questore ha ridotto il danno

di Claire Lacombe

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Gli incidenti di mercoledì e giovedì nel centro di Roma scatenati dai tifosi del Feyenoord sono stati raccontati a profusione da mass media e blog.

E’ di qualche rilievo soffermarci su particolari che pochi hanno sottolineato e sulle polemiche di queste ore sugli incidenti.

La tifoseria del Feyenoord di Rotterdam ha una forte caratterizzazione nazionalsocialista; questi hooligans negli ultimi 20 anni sono stati autori in Olanda e in Europa di una teoria impressionante di scontri e di incidenti, sovente con morti e feriti. Gli hooligans sono stimati in 10000 unità di cui almeno un migliaio sono considerati feroci e addestratissimi a scontri duri.

Una continuità di 20 anni non è per nulla un fenomeno isolato.

I Paesi Bassi non sono quella cartolina di mulini e di olandesine che circola oppure l’immagine del rigorismo austero protestante in politica economica filo-Merkel: Durante il nazismo fu la nazione non germanica più favorevole a Hitler; le SS di lingua neerlandese furono le più numerose tra quelle non tedesche. Certo ci fu la Resistenza , ma il collaborazionismo di ampi settori olandesi in nome della razza ariana resta un fatto. Rotterdam è il porto più importante dell’Europa ed è l’emporio di entrata di ogni mercanzia, anche da loschi traffici! Molti portuali sono nella tifoseria del Feyenoord, parecchi padroni di aziende del porto sono nella tifoseria del Feyenoord, i tassisti di Rotterdam, molto molto destrorsi, sono nella tifoseria del Feyenoord; molti borghesi, con la loro figliolanza da collegi, di quella borghesia che conta sono nella tifoseria del Feyenoord così come una parte importante del sottoproletariato di Rotterdam. Il Feyenoord è un cemento sociale fondamentale a Rotterdam, a impronta di estrema destra.

E la polizia? La polizia olandese è di dimensioni minuscole, la polizia nazionale dei Paesi Bassi conta pochi agenti, 4.500 unità per tutto il paese, dispersi in 11 divisioni dalle mille competenze; inoltre non ha una fama molto democratica, è nota per scandali xenofobi e per una certa aliquota di presenza fascista se non nazista. Le indagini e la vigilanza della Polizia sui nazisti fans del Feyenoord sono state a oggi blande o vuote. Altro che law and order da rigorismo calvinista!

Gli incidenti causati dalla teppa del Feyenoord sono stati pesanti e hanno bloccato le attività in varie parti di Roma. Non è stata però messa a ferro e fuoco la città come qualcuno ha detto o scritto: quel qualcuno deve aver visto il film sbagliato. Il danneggiamento della fontana della Barcaccia a Piazza di Spagna è stato un episodio assai doloroso: tipico dell’odio verso la cultura e l’arte da parte dei nazisti…ci sono state parecchie cariche leggere della Polizia, senza lacrimogeni. Gli hooligans di Rotterdam hanno rovesciato qualche scooter e rotto qualche vetrina; urinavano bestialmente on the road per smaltire i fiumi di alcol ingurgitato (a proposito ma nessuno sente il puzzo di urina lasciato ogni venerdì e sabato notte nei pressi dei cocainatoi a Parioli, al Centro, a Ostiense da parte di centinaia di romani sballati di bamba?). E’ stato comunque impedito dalla Polizia l’enfrentamiento tra ultrà della Roma e fan del Feyenoord, cosa dalle conseguenze sicuramente devastanti, già viste in Olanda e in altre città europee.. Ci sono stati una trentina di olandesi fermati e una decina di feriti lievi nella PS e nei CC.

Alla prime critiche rispetto alla “mano leggera” della Polizia nella gestione della piazza il questore D’Angelo ha detto che intervenendo duramente a piazza di Spagna si sarebbe rischiato “una miccia spaventosa. Abbiamo protetto la piazza e la gente. In quella piazza ci sono scuole, bimbi dell’asilo. Era pericoloso….Io morti non ne faccio, meglio la sporcizia. Rifarei la stessa scelta”. Parole sensate e condivisibili queste del Questore di Roma che avremmo voluto sentire anche in altre occasioni romane e italiane, ma questa è una altra storia.

La risposta piccata del sindaco Marino è stata resa all’uscita a un incontro urgente con Alfano: “Ho ribadito al ministro che non posso ritenermi soddisfatto da affermazioni come quelle che sono state fatte: non può essere considerato un successo il fatto che non ci siano stati dei morti”.

E cosa pretendeva Marino: delle cariche violente con lacrimogeni e bambini calpestati a Piazza di Spagna? Oppure voleva che gli agenti di Polizia sparassero in faccia agli hooligan: ammazzarne uno per educarne cento… quali cattivi maestri ha avuto il mite biciclettista polpotista Marino?

Sicuramente ci sono state degli errori. Questi però sono in gran parte in capo ad Alfano e al Governo. Perché fidarsi delle informative “mosce” della discutibile polizia olandese sul pericolo hooligan del Feyenoord? Perché non attivare i nostri servizi di intelligence per sapere di più sulla tifoseria nazista di Rotterdam? Perché non limitare per 48 ore Schengen e non avere così a Roma 6000 supporters nazisti compresi quelli dall’ala “militante” più estrema? Certo bisognava in sede europea dire che i Paesi Bassi non sono una realtà idilliaca tutta tulipani e olandesine, ma un posto dove da anni si lascia troppo spazio a Rotterdam a una tifoseria nazista fanatica. Ma Renzie in Europa non fa mai la voce grossa, fa solo il bullo in Italia!

E cosa ha ottenuto il mite biciclettista Marino dall’incontro citato con Alfano? L’invio di 500 militari delle Forze Armate a Roma. Marino soddisfatto ha così commentato c’è la tutela “proprio di quella sicurezza percepita legata a prostituzione, spaccio, commercio abusivo e tutto quello che i nostri cittadini devono purtroppo tollerare. Quell’aiuto che io chiedo da un anno e mezzo, mi sembra che il ministro sia volutamente intenzionato a darlo già dalle prossime ore”. La Folgore contro le prostitute, i bersaglieri contro il commercio abusivo, gli Alpini contro i pusher?

Sinceramente Alemanno era più moderato nel chiedere il securitarismo. Marino non schiera i vigili urbani contro il commercio abusivo e chiama l’Esercito? Marino non sa accorgersi che il problema a Roma si chiama Mafia capitale, che sovrintende tutto il crimine di Roma. Mafia capitale ha lambito tra l’altro anche la sua Giunta comunale. Jonnhy Stecchino diceva che a Palermo il solo problema era il traffeco: è stato un profeta per Marino!

 

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