Il Centro servizi per il volontariato (CsvNet) chiede ai candidati alle elezioni europee del 25 maggio di aderire alla campagna Vote Volunteer Vision.
di Massimo Lauria
Una lettera a ciascun candidato alle elezioni europee del prossimo 25 maggio per chiedere l’adesione alla campagna Vote Volunteer Vision. Così il coordinamento nazionale che riunisce e rappresenta settantasei dei Centri servizi per il volontariato (CsvNet), ha deciso di lanciare anche in Italia la campagna promossa a livello europeo dall’Alleanza europea per il volontariato (Eav). La lista dei nomi dei candidati, che da diversi Paesi hanno aderito all’iniziativa, è stata pubblicata sul sito dell’Alleanza. Il lavoro da fare è ancora molto, però.
«Il volontariato – spiega Stefano Tabò, presidente di CsvNet – riveste un’importanza fondamentale nella costruzione di capitale umano e sociale offrendo servizi, promuovendo la cittadinanza attiva e favorendo la coesione sociale».
Ecco perché, insistono i promotori della campagna europea, le azioni di volontariato dovrebbero essere inserite all’interno di un’agenda politica europea e rese strutturali promuovendo «l’istituzione di un intergruppo sul volontariato all’interno del Parlamento europeo al fine di garantire un impegno permanente per lo sviluppo di un’organica agenda europea su questo tema».
In tal senso – spiegano – è necessaria l’istituzione di un organismo di ricerca che coordini e misuri le azioni di volontariato di tutti i Paesi della Comunità. Il livello di sviluppo raggiunto dal volontariato in Europa è tanto capillare e radicato, da non poter essere più lasciato senza un centro di raccolta dati. Gli studi esistenti – scrivono nella presentazione della campagna – sono importanti ma non strutturati organicamente e difficilmente reperibili. Così chiedono l’istituzione di un Istituto europeo di ricerca sul volontariato (European Knowledge Institute on Volunteering), come «punto riferimento per le decisioni politiche a livello dell’Unione Europea».
Supporto finanziario al volontariato e coordinamento tra le istituzioni dell’Unione Europea sono alcuni dei punti della campagna di CsvNet. I volontari europei chiedono che si riconosca il loro impegno come fondamentale per la formazione delle competenze personali. Contemporaneamente si sono posti l’obiettivo di creare un Corpo volontario europeo di aiuto umanitario (Eu Aid Volunteers), per azioni di sviluppo, cooperazione e peace building.
«Il volontariato – spiegano – è uno straordinario strumento di apprendimento e contribuisce in maniera determinante allo sviluppo personale e professionale degli individui». Perché non riconoscere quindi un «Passaporto Europeo delle Competenze (European Skills Passport)», che certifichi le abilità acquisite attraverso il volontariato?