Nel video un esempio dei metodi della polizia ellenica al tempo della crisi. Un agente come quello del video, in Italia, sarebbe applauditissimo
di Ercole Olmi
Dalla Turchia al Portogallo, passando per Italia e Grecia, i metodi della polizia dei paesi Pigs nei confronti dei propri concittadini martoriati dalla crisi sono spesso brutali e gratuitamente feroci. Armi fuori ordinanza, manifestanti scambiati per zainetti, connivenze con gruppi fascisti, abusi e falsi. Ecco dunque alcuni video girati da @dromografos negli scontri di ieri, 12 giugno, ad Atene mentre i lavoratori e le lavoratrici del pubblico impiego protestavano contro il loro licenziamento.
Da quanto mette in rete Davide Bellegra, percepivano l’astronomica cifra di circa 400 euro al mese ma il governo ha preferito appaltare le pulizie a una ditta privata. Ma le “katharistries” (parola che in italiano si tradurrebbe come “pulitrici”) non si arrendono e da mesi, tenaci, continuano a protestare davanti al ministero, puntualmente picchiate dai MAT, forze antisommossa della polizia greca. Dopo aver vinto il primo grado di giudizio, ieri le “katharistries” hanno avuto la doccia fredda della decisione dell’Aeropago che ha invece dato ragione al governo. Immediatamente migliaia di persone le hanno raggiunte sotto il ministero in via Karagheorghi Servias per manifestare loro solidarietà e rispetto. Molti lasciano un messaggio scritto, frasi toccanti, citazione di grandi poeti, parole di incoraggiamento che sono il migliore “scudo” contro i pugni di ferro.