Arriva nelle nostre sale la pellicola con Cameron Diaz, Leslie Mann e Kate Upton. Su Popoff la recensione.
«Buon mesiversario! L’ho visto e ho pensato a te!». Cominciamo dicendo che un uomo che festeggia il mesiversario è sospetto fin dal principio e poi dai, ma a quale donna interessa davvero il mesiversario?!? Che roba è il mesiversario? Siamo seri. In Tutte contro lui, Hollywood sceglie di trattarci ancora una volta come donnette casalingo/dementi in preda ad aspirazioni (o ispirazioni) che riscattino quel corpo-contenitore grazioso, sì, ma povero di contenuti. «Dovrei iscrivermi ad un corso di rinforzo cerebrale». E l’unica cosa che si può chiedere a femmine di questo tipo è di far funzionare le tubature dell’uomo/scimmia. Almeno fin quando non si accorgeranno dell’infedeltà dell’esemplare e decideranno, a quel punto, di escogitare piani di vendetta.
Nick Cassavetes, che dirige con bravura un trio di bionde (chi più chi meno) composto da Cameron Diaz, Leslie Mann e Kate Upton, si sgancia dalla screwball comedy e da quella sophisticated per mettere in scena una guerra tra i sessi che ha qualche momento di divertente originalità (gli ormoni femminili da mescolare al bibitone mattutino sono un buon esempio) ma pecca di prevedibilità e di luoghi comuni sul gentil sesso che sconfinano nella fastidiosità e nel ridicolo.
Che fa una donna quando scopre il tradimento? Ovvio, si ubriaca e si rinchiude in un armadio per provare scarpe e vestiti. Che cosa vuole una donna da un uomo/scimmia? Ovvio, un bambino o una qualche parvenza di famiglia. Che cosa c’è nel cervello di una donna tremendamente bella? Ovvio, niente di niente. Che tipo di donna è in grado di escogitare arguzie, piani efficaci e di stanare il vile truffatore? Ovvio, quella che fa l’avvocato. Quali donne possono coalizzarsi, persino diventare amiche, in una situazione di corna perpetue? Ovvio, una moglie, un avvocato e un paio di tette.
E il riscatto perde d’importanza, sembra quasi un lieto fine dovuto, appiccicato lì perché ‘ste donne, prima o poi, dovevano riprendersi dallo scontro con l’uomo/scimmia, quel Nikolaj Coster-Waldau che gli appassionati de Il trono di spade ricordano bene nei panni del bellimbusto (incestuoso) Jaime Lannister. «Vorresti fargli molto male, vero?/Oh, prendiamolo a calci nelle palle!».
La sceneggiatura non fa, dunque, lo sforzo di pretendere qualcosa in più per costruire una pellicola brillante e degna di essere tramandata ai posteri. Qualche battuta e alcuni momenti fecali bastano a Cassavetes per tirar su una commedia passabile. «Perché non si masturba in un calzino come tutti gli uomini normali? Abbiamo un mucchio di calzini a casa!».
Non ne vedrete delle belle, questo no. Un film così, però, ci può stare se siete donne depresse, se vi sentite tradite e siete consapevoli di non essere delle donnette/casalingo dementi. Oppure se siete uomini/scimmia inclini alla menzogna, alla faciloneria e al piazzare corna ovunque.
Alla fine, se non altro avrete imparato, uomini, una regola importante: mai, e dico mai, far incazzare tre donne tutte insieme.
E voi, donne, vi sarete ricordate due cose fondamentali.
Avere un cervello “bello” conta più di qualsiasi ceretta.
E l’unico modo degno di versare lacrime è piangere dentro. Come fanno gli eroi.
TUTTE CONTRO LUI
Regia di Nick Cassavetes
Con Cameron Diaz, Leslie Mann, Kate Upton, Nikolaj Coster-Waldau, Nicki Minaj
Titolo originale: The Other Woman
Commedia, 110 min.
USA, 2014
Uscita giovedì 19 giugno 2014
Voto Popoff: 2/5
da vedere se: vi piacciono le vendette femminili, di qualunque genere
da non vedere se: siete affezionati ai grandi classici sul tema “guerra tra sessi”