Il porporato è stato sottoposto a limitazioni della libertà personale, una sorta di arresti domiciliari in Santa Sede, affinché non si sottragga agli ulteriori processi penali.
di Marina Zenobio
Jozef Wesolowski, ex nunzio apostolico in carica presso la Repubblica Dominicana, è stato riconosciuto dalla Congregazione per la Dottrina della Fede colpevole di aver abusato di minori.
Lo scandalo che ha coinvolto Wesolowski è scoppiato dopo le denunce di una giornalista di Santo Domingo che in una inchiesta, andata in onda su una televisione privata, sosteneva che il porporato pagava per far sesso con i minori e frequentava assiduamente una zona di Santo Domingo, nota per la prostituzione minorile. Prove così inconfutabili, quelle portate dalla giornalista, che hanno costretto l’arcivescovo di Santo Domingo, cardinale Nicolas Lopez Rodriguez, a rivolgersi direttamente a papa Francesco e riferirgli sulle accuse di pedofilia mosse contro l’arcivescovo polacco. Era lo scorso agosto, poco prima del viaggio del papa in Brasile, e Wesolowski fu immediatamente richiamato in Vaticano.
Ora, dopo la sentenza della Congregazione per la Dottrina della Fede che ha verificato le accuse a suo carico, il porporato è stato sottoposto a limitazioni della libertà personale, una sorta di arresti domiciliari in Santa Sede, affinché non si sottragga agli ulteriori processi penali, a cominciare da quello del Tribunale Vaticano.
Il gesuita, padre Federico Lombardi, portavoce della Santa Sede, ha assicurato che “Tenuto conto della sentenza pronunciata dal Dicastero, sono stati adottati nei confronti dell’ex nunzio tutti i provvedimenti adeguati alla gravità del caso” . La pena comminata dalla Congregazione a Jozef Wesolowski è la dimissione dallo stato clericale. “L’accusato ha da questo momento due mesi di tempo per interporre appello prima che la sentenza diventi esecutiva” ha detto testualmente il portavoce vaticano. Il procedimento penale presso gli organi giudiziari vaticani – ha poi precisato – proseguirà non appena sarà definitiva la sentenza canonica”, dopo di che sarà a disposizione delle autorità dominicane e ogni probabilità arrestato.
Dovrà passare molto tempo perché si alleggerisca, sulla chiesa cattolica, il peso degli scandali per gli innumerevoli casi di abusi su minori da parte di preti e porporati. E’ solo di gennaio l’energica critica presentata al Vaticano dal Comitato Onu per i diritti dell’infanzia per le modalità con cui la chiesa ha trattato il fenomeno al suo interno, tenendo nascosta la verità ad ogni costo pur di difendere la sua reputazione.
Tuttavia, la velocità e la trasparenza con cui il Vaticano sta trattando quest’ultimo caso di “pedofilia ecclesiastica”, che vede sotto accusa l’ex nunzio apostolico Jozef Wesolowski,lascia travedere quella reale inversione di tendenza annunciata di recente da papa Francesco.