Lo Stato non gli ha tolto la divisa, come sembrerebbe suggerire il buonsenso e alcuni codici, ma la burocrazia chiede i danni ai quattro autori del ferocissimo “controllo di polizia” in cui fu ucciso un diciottenne che non stava commettendo alcun reato
La sezione giurisdizionale per la Regione Emilia Romagna della Corte dei Conti ha emesso un provvedimento di sequestro conservativo, nei confronti di Paolo Forlani, Monica Segatto, Luca Pollastri ed Enzo Pontani, i quattro poliziotti condannati in via definitiva per l’omicidio colposo di Federico Aldrovandi, avvenuto in Ferrara, nel settembre 2005.
La misura è stata richiesta dalla procura regionale della Corte dei Conti per l’Emilia Romagna.
Il provvedimento, notificato in questi giorni dalla Guardia di Finanza di Ferrara su delega della magistratura contabile, ha visto il sequestro del quinto dello stipendio, dei beni immobili e dei diritti reali immobiliari di proprietà dei quattro agenti, fino alla concorrenza dell’importo complessivo di circa 1.870.000 euro, quantificato a titolo di danno erariale. La somma corrisponde a quanto pagato dal Ministero dell’Interno come risarcimento alla famiglia di Federico.
Ciascuno dei quattro agenti è tenuto a risarcire, in proprio, un danno di circa 467.000 euro.