I jihadisti iracheni e siriani hanno già imposto la concessione delle ragazze vergini ai propri guerriglieri, la segregazione dei sessi nelle università e la lapidazione delle adultere.
di Franco Fracassi
Mutilazioni genitali per tutte le donne del califfato, a cavallo tra Iraq e Siria. L’ordine viene direttamente dal leader dell’Isis (lo Stato islamico dell’Iraq e del Levante) Abu Bakr al Baghdadi. «La pratica è stata imposta dal Profeta (Maometto). Applicheremo la volontà di Dio».
L’Isis ha già imposto la concessione delle ragazze vergini ai propri guerriglieri e la segregazione dei sessi nelle università. Inoltre, ha decretato la lapidazione (già avvenuta in molti casi) per le donne adultere.
L’Isis lo scorso 29 giugno ha creato uno Stato (non ancora riconosciuto da nessun Paese) a cavallo tra il nord dell’Iraq e il nord-est della Siria.
Secondo diversi giornali arabi, ventotto bambine avrebbero già subito l’infibulazione.
Secondo alcuni giornalisti, diverse decine di donne giovanissime hanno già subito la mutilazione genitale su ordine di al-Baghdadi.
Finora la comunità internazionale non ha preso nessuna misura per contrastare, o anche solo per arginare l’Isis. Documenti e testimonianze hanno dimostrato che i guerriglieri dell’Isis vengono armati e finanziati da Arabia Saudita e Turchia, mentre sono stati addestrati da militari statunitensi e britannici.
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