L’episodio che ha coinvolto Aretha Franklin è accaduto in un locale della catena Rockets. La cantante aveva pagato per un hamburger take away ma si era seduta al tavolo.
di Mirna Cortese
Una donna non più giovanissima entra in un fast food della catena Johnny Rockets, su lato canadese di Niagara Falls, e ordina un hamburger take-out, che vuol dire che lo compri e lo mangi fuori. Poi la donna ci ripensa, si siede ad un tavolo e inizia a mangiare il suo hamburger.
Una giovane e zelante dipendente, fin troppo zelante, la riprende in malo modo, le urla in faccia “hai pagato per mangiarlo fuori non dentro, le regole si rispettano”, la signora chiede di pagare la differenza per finire di mangiare in santa pace il suo panino seduta, ma la cameriera insiste, ne nasce un battibecco e la signora viene cacciata dal locale.
Se si fosse trattato di una donna qualunque la storia sarebbe finita lì, con la signora umiliata che se ne andava col suo hamburger mangiato a metà. Ma la donna in questione è quella che ai miei tempi era considerata la regina del soul, Aretha Franklin, che all’età di 72 anni aveva appena terminato di esibirsi in concerto a Lewiston, colei che alla fine degli anni ’60 cantava una canzone che s’intitolava Respect, Rispetto, un urlo di dolore contro la violenza domestica.
“E’ stata scortese, poco professionale e cattiva”, ha dichiarato la cantante che ha reso pubblico l’episodio “un comportamento scorretto a prescindere da chi fosse stato il cliente”. Un portavoce del fast-food ha porto le scuse ad Aretha Franklin per il comportamento della giovane dipendente che si è giustificata con un “non la conoscevo”. La cantante ha comunque chiesto a Johnny Rockets di non licenziare la ragazza.