ULTIM’ORA: nuovo attacco israeliano a Gaza. Uccisi 10 bambini in un parco e altre 12 palestinesi. Israele: non ci fermeremo finché non avremo raggiunto il nostro obiettivo.
L’ennesima tregua tra Isaele e Hamas non ha retto. Alle 17 un doppio bombardamento ha colpito l’ospedale di Al-Shifa e un parco vicino al campo profughi Al-Shati. 10 bambini sono stati uccisi nel giorno delle celebrazioni del’Eid Al-Fitr, mentre giocavano nel parco, nel giorno in cui avrebbero dovuto ricevere regali e attenzioni. Ayma al-Sahbani, direttore del pronto soccorso dell’ospedale Shifa di Gaza ha dichiarato a Nena News che i bambini sono arrivati già morti dopo che l’artiglieria israeliana aveva colpito prima il parco poi l’ospedale stesso. Le operazioni di soccorso sono ancora in corso.
Altri 7 palestinesi sono uccisi da un raid israeliano mentre viaggiavano su un auto diretto verso ovest di Gaza city, mentre dalle macerie sono stati recuperati i corpi di altre 12 persone, 7 appartenenti alla famiglia Al-Kadih di Khan Younis e altri 5 ad Al-Khuzaa.
Alle 18,30. con un lancio di volantini e sms l’esercito israeliano ha avvisato i residenti di dei quartieri orientali di Gaza – Shajaiye, Zeitun e Jabalya – di evacuare le case e andare verso ovest.
Mentre ai residenti delle zone israeliane di Shar HaNegev, nel sud di Israele, e’ stato chiesto di restare nelle proprie case per la possibilità di un’infiltrazione dalla Striscia. Le sirene stanno risuonando nel nord di Israele, nelle zone sotto Haifa. L’allarme anti razzi è scattato a Hadera, Zichron Yaakov e Cesarea.
Media di Tel Aviv riportano che quattro israeliani sono morti e sei feriti nella zona di Eshkol, nel sud di Israele, per un colpo di mortaio arrivato dalla Striscia.
Secondo le Brigate A-Quassam due soldati israeliani sono stati uccisi a est di Jabaliya durante gli scontri consenti al tentativo dell’esercito israeliani di penetrare a Jabaliya. Durante gli scontri lungo la Striscia di Gaza il braccio armato di Hamas ha dichiarato di aver ucciso complessivamente 91 tra ufficiali e soldati israeliani, a differenza dei 43 denunciati da Tel Aviv.
Ban Ki-moon ha telefonato a Netanyahu rinnovando l’appello a porre fine alle “ostilità”, termine soft che traduciamo in “aggressione”. Il primo ministro israeliano ha però risposto che la risoluzione del Consiglio di sicurezza dell’Onu della notte scorsa ”non tiene conto della sicurezza di Israele” aggiungendo che “Non c’è guerra più giusta di questa” e che l’operazione militare a Gaza, non si concluderà fino a quando i tunnel dalla Striscia di Gaza non saranno neutralizzati. Ma è ben chiaro a tutti, o almeno a chi vuol vedere, che l’obiettivo di Tel Aviv è il disarmo di Hamas e l’annichilimento della resistenza palestinese.