Il fotografo palestine Belal Khaled ha ritoccato le drammatiche foto dei raid israeliani su Gaza trasformandole in piccole, dolorose, commoventi opere d’arte. Popoff ve ne propone alcune.
Probabilmente un po’ a tutti da bambini è capitato di poggiarsi con la schiena su un prato e fissare le nuvole in cielo. Evocando ricordi dell’infanzia possiamo ancora vedere in cosa eravamo capaci di trasformare i contorni di quei cumuli, la fantasia impazziva.
Da giorni le nuvole sul cielo di Gaza sono oscuri e spaventosi nembi dalle cui particelle non scendono gocce d’acqua ma bombe. Le nuvole si miscelano con le polveri innalzate dalle esplosioni. E i bambini palestinesi hanno perso l’innocenza per potere vedere altro che morte e distruzione.
Da quando è iniziata l’ultima aggressione israeliana contro la Striscia, il fotografo palestinese Belal Khaled (23 anni) ha iniziato a fissare col suo obiettivo le nuvole del cielo di Gaza durante i bombardamenti dell’aviazione militare di Tel Aviv, e ha trasformato alcune di quelle immagini in piccole, dolorose, commoventi opere d’arte.