Ancora una giornata di lotta No Tav. In corso proteste contro gli espropri di questa mattina in provincia di Alessandria.
di Mirna Cortese
Di nuovo tensioni e scontri questa mattina tra No Tav Terzo Valico e forze dell’ordine contro gli espropri di alcuni terreni e abitazioni nel territorio di Serravalle e Arquata Scrivia, in provincia di Alessandria, ad opera del Cociv., il Consorzio Collegamenti Integrati Veloci.
Il Cociv sta premendo l’acceleratore anche perché è in scadenza la dichiarazione di pubblica utilità, termine entro il quale dovranno realizzare tutti gli espropri utili alla costruzione del Terzo Valico. Questa mattina alle 7 già in centinaia si sono fatti trovare pronti a presidiare le zone interessate dagli espropri, uomini e donne dell’Alessandrino ma anche tanti militanti e No Tav di tutto il Piemonte, studenti e non, valligiani, torinesi e genovesi. I manifestanti accusano che “ai proprietari dei terreni e delle case interessati dall’esproprio è stato offerto un prezzo cinque volte più alto di quello di mercato per raggiungere un accordo bonario, e lo hanno fatto con soldi pubblici che dovrebbero essere utilizzati per scopi più nobili”
Le tensioni maggiori si sono verificate tra i boschi di Moriassi mentre le forze dell’ordine tentavano di rimuovere, sulla strada lungo il bosco, le piccole barricate realizzate dai No Tav Terzo Valico con gli arbusti. Per allontanare i manifestanti ripetute cariche e lancio di gas lacrimogeni da parte della celere in assetto antisommossa, mentre protetti dallo schieramento di polizia i tecnici Cociv scattavano foto delle aree da espropriare.
Verso le 14 un centinaio di No Tav si è spostato alla Crenna, tra Gavi e Serravalle, dove è in programma uno dei numerosi espropri fissati per la giornata di oggi. Nonostante i tentativi della Questura di concentrare tanti appuntamenti nello stesso giorno per provare a disperdere la resistenza, i No Tav Terzo Valico sono determinati: “daremo filo da torcere ad ogni terreno da espropriare”. A Gavi la polizia ha iniziato a spintonare i No Tav per far avanzare i tecnici del Cociv, per poi passare a nuove e violente cariche che hanno causato, finora perché la giornata di lotta sembra sarà lunga, 4 feriti, tra cui un signore anziano colpito da una manganellata che gli avrebbe procurato la frattura di un braccio.
Dopo le cariche alla Crenna, verso le 14,30 i manifestanti si sono spostati a Pozzolo, per difendere un altro terreno proprio sulla linea di valico.
Un’altra giornata campale nella lotta No Tav, ancora in corso.