Il regista serbo accusa gli Stati Uniti di aver avuto un ruolo decisivo nella dissoluzione della Jugoslavia e, oggi, di voler fare la stessa cosa con l’Ucraina.
di Emir Kusturica
Questa è una continuazione di quello che è successo in Jugoslavia. Nel nostro Paese, quando si è disintegrato, tutti accusavano Milosevic. Però, dimenticavano che George W. Bush nel 1991 dichiarò che gli Stati Uniti avrebbero stabilito relazioni diplomatiche solo con quelle repubbliche che si sarebbero separate dalla Jugoslavia. E poi per quattro anni abbiamo ascoltando la propaganda su come dare la colpa a Milosevic.
Nel 1991, sotto la spinta della comunità internazionale, la Jugoslavia iniziò a disintegrarsi. Prima richiese e ottenne l’indipendenza (semi pacifica) la Slovenia. Subito dopo fu la Croazia a richiederla, dando iniziò alla prima delle guerre. L’anno dopo scoppiò la guerra in Bosnia. Il conflitto in Croazia e in Bosnia si concluse nel 1995, dopo oltre centomila morti e due milioni di profughi. Nel 1999 toccò al Kosovo chiedere l’indipendenza. Aiutato dai bombardieri della Nato (Italia comrpesa), che colpirono duramente la Serbia, il Kosovo si staccò dalla Jugoslavia tre mesi dopo. Infine, nel 2001, la guerra scoppiò in Macedonia. Questa volta gli indipendentisti albanesi ebbero la peggio, nonostante la solita pressione internazionale.
Col passare degli anni emerse il ruolo decisivo degli Stati Uniti nella dissoluzione della Jugoslavia. Arrivarono a creare un ponte aereo di mujaheddin afghani (con l’aiuto del nemico Iran) trasportati a migliaia in Bosnia per combattere i serbi. Alla fine degli anni Novanta, poi, addestrarono e armarono la criminalità organizzata albanese, organizzandola in un’armata combattente, che prese il nome di Uck.