I migliori film diffusi nel circuito internazionale dei festival di cinema LGBTQ, spesso a produzione indipendente e quasi mai diffusi dalla grande distribuzione mainstream.
Dal 17 al 21 settembre si svolgerà al Nuovo Cinema Nosadella di Bologna l’ottava edizione di Some Prefer Cake, il festival internazionale di cinema lesbico, organizzato da Fuoricampo Lesbian Group, con la direzione artistica di Luki Massa, che anche quest’anno proporrà una panoramica sul cinema a tematica lesbica da tutto il mondo, presentando la migliore produzione filmica diffusa nel circuito internazionale dei festival di cinema LGBTQ. Film, spesso a produzione indipendente, mai diffusi dalla grande distribuzione mainstream, e quindi accessibili solo attraverso il prezioso lavoro di visibilità e fruizione svolto dalla rete dei festival italiani, di cui Some Prefer Cake fa parte.
A dare il suo volto all’ottava edizione di Some Prefer Cake è Ruby Rose, vj per MTV Australia, dj, modella, conduttrice tv e ora anche attrice, dichiaratasi lesbica fin dall’età di 12 anni: un inno alla visibilità e all’autodeterminazione in un paese in cui ancora oggi moltissime lesbiche percepiscono di dover nascondere il proprio lesbismo.
L’edizione 2014 del festival è dedicata a Audre Lorde, scrittrice statunitense “nera, lesbica, femminista, guerriera, poeta, madre”, di cui alcune opere, proprio quest’anno tradotte per la prima volta in italiano – la biomitografia Zami e i saggi politici raccolti nel volume Sorella Outsider -, verranno presentate il 18 e il 20 settembre all’interno del ricco programma del festival.
Fitto il calendario di proiezioni, che prevede l’alternarsi di documentari, fiction e corti, tra cui, novità di quest’anno, anche due horror short film. Numerose le prime nazionali in programma. L’ottava edizione celebrerà la cultura lesbica con alcune biopic, che narrano la vita di lesbiche e donne straordinarie che hanno segnato il pensiero e la cultura degli ultimi decenni, come la scrittrice francese Violette Leduc, la scrittrice afroamericana Alice Walker, autrice di numerose opere tra cui il premio Pulitzer Il colore viola, la pittrice cino-americana Bernice Bing, la poeta, scrittrice e teorica chicana ‘dyke-feminist’ Gloria Anzaldùa, la coreografa statunitense Elisabeth Streb e la scrittrice finlandese di libri per l’infanzia, creatrice degli intramontabili Mumin, Tove Jansson, di cui ricorre il centenario della nascita.
La programmazione dedicata alle fiction, con ben 7 film in calendario, vedrà anche una retrospettiva dedicata alla produzione argentina, con due storie firmate dalla regista Liliana Paolinelli e il documentario dedicato al gruppo punk femminista Kumbia Queers. Tra le ospiti internazionali che hanno già confermato la loro partecipazione Esther Hoffenberg, regista di Violette Leduc: la chasse à l’amour, e Boel Westin, biografa di Tove Jonsson e autrice, tra gli altri, del recente volume Tove Jansson. Life, Art, Words, che sarà presentato venerdì 19 settembre.
Oltre al premio del pubblico, anche quest’anno il festival si avvarrà di una giuria di qualità, che assegnerà il premio ai migliori film nelle categorie documentario, fiction e cortometraggio.
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