Una tv norvegese stava girando un reportage sul battaglione Azov, nell’est dell’Ucraina, quando ha scoperto (e filmato) che molti miliziani indossavano un elmetto con l’emblema delle Ss. Il battaglione combatte tra le fila di quell’esercito ucraino che l’Italia sta contribuendo ad armare.
di Franco Fracassi
«Stavamo girando un documentario sul battaglione Azov ucraina nella città di Uzuf, in Ucraina orientale. È lì che abbiamo visto i soldati indossare quegli elmetti», ha dichiarato l’inviato di Tv2 Oysten Bogen. «Pochi minuti prima di scattare le foto ho chiesto al portavoce del battaglione Azov se questa unità, recentemente incorporata nell’esercito ucraino, era composto da elementi più o meno fascisti. “Niente affatto, siamo solo dei nazionalisti ucraini”, mi ha risposto». Un canale televisivo norvegese ha girato nel sud-est dell’Ucraina un video che mostra i soldati del battaglione ucraino Azov indossare elmetti adornati dall’emblema delle Ss. Immagini subito riprese dal canale tedesco Zdf.
Popoff ha ampiamente documentato finora l’essenza fascista del battaglione Azov, formato da volontari fascisti e nazisti provenienti da tutta Europa. Inoltre, il battaglione Azov ha come simbolo una runa, nota come «l’angelo lupo» («Wolfsangel»). Si tratta di una delle rune più amate durante il Terzo Reich, utilizzata anche come simbolo dal partito nazista ucraino Svoboda, attualmente al governo.
Il battaglione Azov non è l’unica unità paramilitare di destra addestrata (e poi incorporata) dalle forze armate di Kiev. Meno noti, ma sempre operativi, sono i battaglioni Aidar, Donbass-Dnepr, Dnepr-1 e Dnepr-2. Tutti, compreso Azov, sono stati finanziati dall’oligarca ucraino Igor Kolomoisky, nominato dal nuovo esecutivo governatore di Dnepropetrovsk. Kolomoisky è anche il finanziatore delle milizie naziste di Pravy Sektor e, come Popoff ha dimostrato, uno dei mandanti della strage di Odessa, nella quale morirono oltre cento tra uomini e donne per mano di Pravy Sektor.
Immagini mostrate dal canale tedesco Zdf.