I vertici della Bce tornano sul luogo del delitto per un convegno che suona come un oltraggio in una delle città più colpita dalla crisi. Il 2 ottobre corteo
di Ercole Olmi
BLOCK BCE 2 OTTOBRE NAPOLI from luca lasius on Vimeo
Un video-appello è stato prodotto da molti delle voci alternative della musica italiana a mobilitarsi il 2 ottobre a Napoli contro il vertice della Banca Centrale Europea e dei banchieri di tutta europa, per denunciare il carattere antidemocratico di questa istituzione e come sia stata usata per un governo della crisi che ha arricchito pochissimi privilegiati e imposto sacrifici enormi a gran parte della popolazione europea. Soprattutto nelle città dei sud d’europa come Napoli. Il convegno dei banchieri europei serve a “concordare politiche del rilancio economico”, in pratica a “celebrare” il disastro sociale da loro stessi apparecchiato col governo liberista della crisi, con le politiche di austerità e la totale deregulation del mercato del lavoro, la privatizzazione dei servizi, la sottrazione di democrazia e sovranità popolare con i trattati in nome dei quali si sono “giustificati” i tagli alla spesa sociale in tutti questi anni, da Maastricht al Fiscal Compact.
Nel video-appello le voci di Zulù, Clementino, Avitabile, Roy Paci, Bonnot (Assalti frontali), Mama Marjas, Jovine e altri a mobilitarsi per i diritti sociali calpestati contro le politiche della BCE e della Troika.
In migliaia attesi giovedi 2 ottobre contro il vertice dei Banchieri e della Troika (il Governing Council della Banca Centrale Europea con i 18 governatori delle banche centrali dei paesi UE e i sei executive director della BCE, fra cui il presidente Mario Draghi) per gridare “Basta sacrifici!”, basta far arricchire il capitale finanziario mentre aumenta la povertà e la precarietà di gran parte della popolazione del continente, per rivendicare diritti per tutti come unica strada per uscire dalla crisi. Non lasceremo che si usi ancora una volta il Sud per presentarsi come i “salvatori” del disastro sociale che essi stessi hanno creato.
Il 2 ottobre sarà preparato dalle iniziative per ricordare le quattro giornate di Napoli, declinate questa volta verso l’obiettivo di una nuova liberazione dall’autoritarismo, dallo sfruttamento e dalla speculazione. «Sarà la quinta giornata di Napoli», assicurano i promotori che oggi hanno presentato le iniziative con un blitz di studenti e precari all’interno della sede storica del Banco di Napoli dove s’è tenuta la conferenza stampa di lancio della mobilitazione.
«Praticamente ci viene a trovare l’intera Troika e scelgono per rappresentarsi i luoghi della sovranità assoluta come la reggia di Capodimonte. Chissà se alla gente che protesta dai balconi lanceranno brioches», ha ironizzato un manifestante.
Previste delegazioni dei movimenti sociali dalle città del centro sud: Palermo, Roma, Foggia, Cosenza. La mobilitazione di Napoli è stata inserita ii un programma nazionale di mobilitazioni per il diritto al reddito e il salario minimo europeo e contro l’austerity che vedrà una serie di altri appuntamenti come l’otto ottobre a Milano, il 16 ottobre in diverse città, il 10 ottobre la giornata di mobilitazione studentesca verso lo “sciopero sociale” del 14 novembre (da cui però si sarebbe sfilata l’Usb).
Il programma delle iniziative gioca sul dispositivo delle quattro giornate di Napoli (che vanno dal 28 settembre al 1 ottobre) per ricordare che c’è una nuova liberazione da fare, quella dalla tecnocrazia che veste di finta “neutralità” le scelte antipopolari e la dittatura del capitale finanziario. In piazza il due ottobre ci saranno le componenti colpite dalle politiche di austerity e dal governo autoritario e liberista della crisi in tutti questi anni: cassintegrati, studenti, precari, operatori sociali, disoccupati, persone in emergenza abitativa, famiglie indebitate, immigrati… insieme a realtà di base come comitati di quartiere, centri sociali, sindacati di base e tanti altri. Il 1° Ottobre ci saranno tavoli seminariali e un assemblea pubblica comune sulle Istituzioni Europee e le loro politiche. In generale le quattro giornate di Napoli, dal 28 settembre al 1 ottobre saranno attraversate da momenti di confronto e iniziative sulla lotta all’austerità e ai sacrifici in vista della manifestazione del due.
L’intenzione è di usare questo appuntamento come un occasione di cooperazione e costruzione. Collegare “Mutualismo sociale e resistenza alle politiche liberiste” sono le parole d’ordine di questo ragionamento.
La sera di mercoledi speaker-corner e musica improvvisata in vari punti della città per comunicare sulla mobilitazione del giorno dopo.
Giovedi 2 ottobre: La manifestazione/assedio al vertice, con la partenza alle ore 9.30 alla stazione metro dei Colli Aminei .
Per adesioni e altre info: bloccalabce@gmail.com
#nobce #2ott #laborsaolavita