Scontri a Napoli tra manifestanti e polizia. I manifestanti hanno tentato di entrare nella Reggia di Capodimonte dove è in corso il vertice della Bce. Un fermo e diversi feriti tra i partecipanti al corteo. (foto)
Scontri a Napoli tra polizia e manifestanti durante il corteo dei Block Bce. Le forze dell’ordine in tenuta antisommossa hanno usato lacrimogeni e idranti per disperdere i manifestanti che cercavano di superare la “linea rossa” per raggiungere la Reggia di Capodimonte, dove è in corso il summit. C’è stato il fermo di un manifestante, portato in questura dopo aver provato a scavalcare il muro di cinta della Reggio con l’ausilio di una scala, sembra ci siano anche dei feriti tra i partecipanti al corteo.
Questo corteo è l’atto finale di una serie di iniziative antagoniste organizzate contro il vertice dei Banchieri e della Troika (il Governing Council della Banca Centrale Europea con i 18 governatori delle banche centrali dei paesi UE e i sei executive director della BCE, fra cui il presidente Mario Draghi) per gridare “Basta sacrifici!”, basta far arricchire il capitale finanziario mentre aumenta la povertà e la precarietà di gran parte della popolazione del continente, per rivendicare diritti per tutti come unica strada per uscire dalla crisi. “Non lasceremo – dichiarano i manifestanti – che si usi ancora una volta il Sud per presentarsi come i “salvatori” del disastro sociale che essi stessi hanno creato”.
In quella che i manifestanti hanno definito la “quinta giornata di Napoli” si chiede lavoro, la fine dei sacrifici, mentre il direttivo della Bce parla di rigore e di austerity. Migliaia i partecipanti al corteo, tanti con la maschera di Pulcinella. Presenti tra gli altri centri sociali, rete antirazzista, movimento di lotta per la casa, reti studentesche e operatori sociali precari.
Gli organizzatori, criticando l’intervento delle forze dell’ordine hanno dichiarato “Ci saranno le vittime della crisi ma crediamo che sia stato costruito un gigantesco clima di paura per questo corteo. In questi giorni siamo stati costretti a spiegare che sono i giovani di questa città a protestare, giovani che vogliono un futuro”. “Il vertice è come un calcio in bocca ai precari del Sud”, spiegano.
Molti i napoletani affacciati ai balconi che hanno applaudito il passaggio del corteo, e anche al passaggio davanti all’Ospedale CTO, ora riassorbito dall’azienda ospedaliera Colli Aminei e interessato dai tagli alla sanità, molti dipendenti – medici, infermieri e amministrativi – hanno saluto con appllausi i manifestanti.
Mentre scriviamo la manifestazione è in corso.