Sciopero Usb contro il jobs act, le politiche economiche del governo di Matteo Renzi, un burattino nelle mani della troika, e in difesa dell’art. 18 dello Statuto dei lavoratori
Contro il jobs act, contro le politiche dettate al governo Renzi da Commissione Europea, Banca centrale europea e Fondo monetario internazionale in materia di lavoro e pubblica amministrazione, contro il blocco dei contratti nel pubblico impiego, per l’occupazione e in difesa dell’art.18 dello Statuto dei lavoratori.
L’estrema sintesi delle parole d’ordine con cui Usb, Or.Sa. e Unicobas hanno chiamano allo sciopero generale tutti i lavoratori del pubblico e del privato, e ad una serie di manifestazioni e cortei che si terranno in numerose città d’Italia, e delle quali alla fine di questo articolo troverete l’elenco.
“Lo stato del paese – si legge sul comunicato dell’Usb – è drammatico e gli indicatori economici da terzo mondo raccontano di un futuro peggiore del presente”. E non potrebbe essere altrimenti con un livello di disoccupazione che supera 1 milione e 600 mila posti di lavoro persi negli ultimi anni, e la precarietà è diventata una condizione di vita per masse di giovani e meno giovani.
E si protesta anche contro gli irresponsabili tagli che stanno portano alla violazione del diritto alla salute e all’istruzione, mente l’evasione fiscale dilaga.
La cura proposta da Renzi “burattino nelle mani della troika” per uscire dalla crisi “è la stessa che ha portato la Grecia, il Portogallo e Cipro ad un passo dalla bancarotta” denuncia l’Usb secondo cui la prima cosa di cui c’è veramente bisogno è di “cacciare il governo Renzi”, rimettere in discussione il pagamento del debito che sta strangolando l’economia reale del paese, una forte e determinata lotta alla disoccupazione, fermare le privatizzazioni, tornare ad una previdenza che garantisca il pensionamento a 60 anni con un livello decente di vita per gli anziani e che liberi i posti di lavoro per i più giovani.
A sostegno dello sciopero l’Altra Europa con Tsipras, Pdci, Prc, Ross@, l’associazione Forum Diritti/Lavoro e tutte le forze e i movimenti che fanno parte del “Controsemestre Europeo”.
Con diverse modalità hanno aderito allo sciopero:
Nel settore del Lavoro Pubblico: Ministeri, Università, Ricerca, Scuola, Enti Locali, Parastato (Inps, Inail, Inpdap, Aci), Agenzie Fiscali, Presidenza del Consiglio, Enac: intera giornata del 24 ottobre.
Vigili del Fuoco: personale operativo, 9.00/13.00; personale giornaliero, tutta la giornata del 24.
Sanità: sia pubblica che privata, da inizio del primo turno del giorno 24 a fine dell’ultimo turno dello stesso giorno.
Lavoro privato: personale non sottoposto alla 146/90: intero orario di lavoro
I lavoratori e le lavoratrici del trasporto aereo hanno aderiscono con la seguente modalità: Lavoratori normalisti o non operativi – intero turno di lavoro; Personale navigante, turnista e addetti settori operativi – dalle ore 00.00 alle ore 23.59 con il rispetto delle fasce di garanzia e dei voli garantiti.
Settore del Trasporto Marittimo. Collegamenti isole maggiori. Personale amministrativo: intero turno. Personale viaggiante: da un’ora prima delle partenze del 24 ottobre. Collegamenti isole minori: personale amministrativo: intero turno. Personale viaggiante: dalle 00.00 del 24 ottobre alle 24.00 del 25 ottobre.
Settore del Trasporto Pubblico locale e trasporto merci e logistica: 24 ore nel rispetto delle fasce protette localmente definite
Settore del Trasporto Ferroviario. Personale addetto alla circolazione: dalle ore 09.01 alle 16.59. Personale fisso: intero turno
Anas. Tutto il personale, compreso quello turnista h24: intero turno a partire dalle 06.00 del 24 ottobre alle ore 06.00 del 25 ottobre.
Settore Energia. Intera giornata del 24
Turnist*: 8 ore per ciascun turno, a partire dall’orario d’inizio del turno di mattina fino al termine del successivo turno di notte.
Questi i principali appuntamenti delle manifestazione indette il 24 ottobre
Lazio: a Roma, piazza dell’Esquilino – ore 9.30, partecipano delegazioni da Marche e Abruzzo
Friuli: a Trieste, piazza Guglielmo Oberdan – ore 09.00
Trentino: a Trento, piazza Dante – ore 9.00
Piemonte: a Torino, piazza Solferino – ore 9.30; a Novara, piazza Cavour – ore 9.00; ad Alessandria, piazza della Libertà, Prefettura – ore 10.00
Liguria: a Genova, via Cesarea, Centro dell’Impiego – ore 10.00
Lombardia: a Milano, piazza San Babila – ore 9.30
Veneto: a Venezia, piazzale Roma – ore 10.30; a Vicenza, via Formenton – ore 08.30
Emilia Romagna: a Bologna, piazza XX Settembre – ore 9.00
Toscana: a Firenze, piazza Santa Maria Novella – ore 10.00
Umbria: a Terni, presso cancelli AST – ore 10.00
Campania: a Napoli, piazza Mancini – ore 9.30
Molise: a Campobasso, piazza Vittorio Emanuele, Prefettura – ore 10.00
Basilicata: a Potenza, via Verrastro 4, Giunta Regionale – ore 10.00
Puglia: a Bari, piazza Umberto – ore 10.30 Calabria: a Catanzaro, piazza Matteotti a partire – ore 10.00
Sicilia: a Catania, piazza antistante Villa Bellini – ore 10.00 e a Palermo in piazza Politeama ore 9.30
Sardegna: a Cagliari, piazza della Costituzione – ore 10.00