Dall’Opposizione Cgil, appello a Landini, dopo le cariche agli operai Ast: facciamo del 14 novembre, giorno del social strike, lo sciopero generale che non c’è
di Sergio Bellavita
La manifestazione Cgil del 25 ottobre ha dimostrato che esiste una disponibilità di massa alla mobilitazione contro le politiche del governo. La stessa composizione della piazza testimonia una ritrovata grande partecipazione di giovani, precari, lavoratrici e lavoratori. Un popolo che da anni conosce il precipitare della propria condizione anche grazie all’assenza di una rappresentanza adeguata e di un’iniziativa generale di contrasto alle politiche d’austerità. La continuità che la piazza del 25 ha chiesto non c’è perché lo sciopero generale della Cgil non c’è, con il rischio serio che quella disponibilità si trasformi in nuova disillusione, nuova passività e rassegnazione. Il prossimo 14 novembre sarà una giornata di lotta. Un cartello ampio e variegato che va dal sindacalismo conflittuale a molte realtà di movimento ha lanciato lo sciopero sociale, lo sciopero generale. Il tentativo, dopo molto tempo, di coniugare la rappresentanza tradizionale del lavoro con le nuove forme di lavoro precario, atipico. Una scommessa importante che cerca di immaginare forme e dimensioni efficaci del conflitto dentro e fuori i luoghi di lavoro. Sappiamo che la Fiom ha deciso da tempo di proclamare lo sciopero nazionale della categoria. Quale data migliore del 14 novembre per i metalmeccanici? Dalle fabbriche agli uffici, alla scuola, al commercio il 14 novembre assumerebbe, grazie a questa positiva sinergia, il tema della generalizzazione dello sciopero. Nel nostro paese, a differenza di quanto accade in gran parte d’Europa, la divisione sindacale è tale che non si è mai arrivati ad un fronte comune nemmeno tra chi, con giudizi comuni, si oppone ai provvedimenti del governo. Eppure la gravità e la durezza dell’attacco sono tali che tutti dovrebbero porsi il problema della riunificazione delle lotte, come misura minima per dare loro l’efficacia necessaria. Facciamo del 14 novembre il primo atto di un percorso di ricostruzione di un ampio fronte sociale. Proviamoci
*Il sindacato è un’altra cosa – opposizione Cgil