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Regionali, tra la via Emilia e Tsipras

Al via domani, con l’eurodeputata Spinelli, due senatori espulsi dal M5S e la candidata presidente Cristina Quintavalla  la campagna elettorale dell’Altra Emilia Romagna

da Bologna, Ercole Olmi

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Domani, a Bologna, l’eurodeputa Barbara Spinelli darà il via ufficialmente alla campagna elettorale dell’Altra Emilia Romagna, la lista che si presenta alle elezioni regionali in continuità politica e ideale con l’Altra Europa con Tsipras. Un’esperienza da cui, come in Calabria, Sel si è tirata fuori (non senza perdite ma con un pezzo di ex Prc come l’uscente Sconciaforni) in virtù del suo dna ipergovernista. Ma in Emilia tutto ciò ha consentito il coinvolgimento di aree (a partire da Sinistra anticapitalista e Ross@) per le quali l’ambiguità nei confronti della “ditta” (come chiamano da queste parti il Pd) sarebbe stato un ostacolo insuperabile.

Candidata presidente è Cristina Quintavalla, insegnante di filosofia, proveniente da quel Comitato di Lotta per la Casa, facendo esplodere nel 1975 il cosiddetto “scandalo edilizio” che portò alla caduta della giunta comunale di Sinistra. Nel 1980 è stata eletta consigliera comunale in una lista di sinistra alternativa. Nel 2011 ha partecipato alle lotte che hanno portato alle dimissioni del sindaco di Parma Vignali; nel 2012 ha costituito la Commissione di audit sul debito pubblico allo scopo di individuare le responsabilità nella formazione dei debito di oltre 800 mlm di euro del Comune di Parma. E’ attiva in molti movimenti di lotta contro le politiche di austerità, a fianco dei lavoratori per la difesa dei posti di lavoro, contro i processi di privatizzazione dei beni comuni.

L’Altra Emilia Romagna partecipa alle elezioni per cambiare profondamente l’indirizzo del governo regionale per cui «la Regione, un tempo all’avanguardia nell’innovazione e nel welfare, ritorni ad essere competitiva e pienamente inserita nelle strategie di sviluppo. Tutto ciò, salvaguardando il tessuto produttivo occupazionale e sociale, con l’adozione di politiche di medio termine nel campo della ricerca e dell’innovazione tecnologica, in quello ambientale, nella formazione professionale e nell’utilizzo dei fondi europei, oggi fortemente deficitari». Insomma, il “modello emiliano” non è più quello di una volta e allora la sinistra alternativa vuole agire a difesa dei ceti deboli, a salvaguardia della sanità e della scuola pubbliche, dei migranti, a contrasto all’emarginazione, a difesa dei livelli di democrazia e della funzione dell’intervento pubblico nella conservazione del welfare, con una linea politica (largamente censurata dalla grande stampa locale) che denuncia le contraddizioni che il Pd di Renzi, anche in Emilia Romagna, esprime con la candidatura di Bonaccini che rappresenta, con la sua subalternità alle politiche del governo di tagli alle regioni e agli enti locali, una posizione da contrastare con forza e coerenza. La differenza tra le due impostazioni è raffigurabile con le foto del 25 ottobre: Quintavalla era tra la folla di Piazza S.Giovanni, Bonaccini alla Leopolda, alla corte di Renzi.

Il lavoro è al centro dei temi dell’Altra Emilia Romagna, innanzitutto con l’opposizione al Job acts del Governo Renzi, per le conseguenze nefaste che avrebbe nei rapporti sociali ed economici all’interno del mondo del lavoro. La difesa dei livelli occupazionali, nelle numerose vertenze delle crisi aziendali – come quelle della Titan, della Kemet, della Guaber (per citarne solo alcune) – è al centro del programma dell’Altra Emilia Romagna. Queste crisi evidenziano l’inadeguatezza delle politiche regionali nella programmazione economica che non ha saputo intervenire per prevenire l’indebolimento del tessuto produttivo, eccessivamente frammentato e colpito dai cambiamenti del mercato.

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Domani alle 13, Quintavalla sarà con Spinelli al bar “La Linea”. Parteciperanno alla giornata di presentazione della lista anche i senatori espulsi dal M5S, Fabrizio Bocchino e Francesco Campanella.

Campanella, che sarà presente anche alla conferenza stampa, spiega: «La proposta politica dell’Altra Emilia Romagna è quella che, in questo momento, ha maggiore credibilità. Questo sia dal punto di vista dell’impegno per la ridistribuzione del reddito che delle politiche del lavoro, con l’opposizione ferma al Jobs Act del Governo Renzi e le lotte per tutelare la dignità dei lavoratori. E’ anche il movimento politico che ha elaborato la proposta politica più coerente sulle questioni dell’Ue. In Europa, infatti, dobbiamo avere più voce in capitolo ma non uscendo dall’Euro bensì ridiscutendo i trattati: è uno dei punti del programma dell’Altra Emilia Romagna più significativi».

Alle 18 l’evento, l’evento clou, “Emilia-Romagna, regione d’Europa” con Spinelli, Quintavalla, Piergiovanni Alleva, giuslavorista e capolista a Bologna, Guido Viale, economista-ambientalista; un delegato dei lavoratori della Titan; Domenico Gattuso, candidato presidente per l’Altra Calabria; Andrea Caselli maggior punto di riferimento in Emilia Romagna del Movimento per l’Acqua pubblica; Sandro Romagnoli coordinatore del comitato Sisma 12, che rappresenta le popolazioni colpite dal terremoto in Emilia Romagna, Silvano Tagliavini, portavoce del coordinamento cispadano “No Autostrada” e Simone Fana, attivista sui temi della precarietà giovanile.

Durante la serata verranno presentati anche i candidati All’Assemblea legislativa di tutte le province dell’Emilia Romagna.

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