La testimonianza di un soldato ucraino e la verifica fatta con strumenti appositi su di un carro armato abbandonato dalla Guardia nazionale. (foto e video)
di Maurizio Vezzosi
L’esercito ucraino utilizza carri armati radioattivi provenienti dalla zona di Chernobyl. L’accusa è stata mossa dall’agenzia d’informazione ucraina “Kharkov”, solitamente molto filo governativa. Anche per questo ancora più credibile. Accusa poi confermata da un giornalista televisivo russo, che ha verificato con il contatore geiger il livello elevatissimo di radioattività intorno ai mezzi militari in questione.
Il 28 aprile 1986 (era un lunedì) il reattore numero quattro della centrale nucleare Vladimir Ilic Lenin esplose, provocando la morte di oltre quattromila persone e la contaminazione di un territorio vasto quanto tutta l’Europa. Il disastro di Chernobyl fu l’unico della storia del nucleare insieme a quello di Fukushima classificato di livello sette.
In una testimonianza anonima riportata dall’agenzia “Kharkov”, un soldato ucraino afferma che Kiev avrebbe consegnato al proprio esercito mezzi militari provenienti da alcuni depositi nelle vicinanze di Chernobyl, abbandonati in seguito all’esplosione del reattore quattro e la conseguente contaminazione dell’area circostante.
Tra questi depositi il più noto è quello di Rossokha, che si estende su di una superficie di ben venti ettari. Laggiù nel 1986 il valore complessivo dei mezzi presenti (veicoli da trasporto, carri armati, elicotteri Mi-8 e Mi-26, pezzi d’artiglieria ecetera) veniva stimato in circa quaranta milioni di dollari.
Oltre alla testimonianza anonima riportata dall’agenzia ucraina, la televisione russa “ZarGrad” ha documentato il rilievo dei tassi di radioattività predisposti dalle milizie popolari della Repubblica di Donetsk su un T-64 di fabbricazione sovietica abbandonato sul campo dalla Guardia nazionale. I rilievi eseguiti con un dosimetro Psv (documentati nel video che riportiamo) hanno evidenziato un altissimo tasso di radioattività, pari a 150 mR/h. Al momento mancano dichiarazioni ufficiali sulla vicenda.
Il giornalista della tv russa “ZarGrad” spiega che si trova nella zona di Donetsk e mostra come funziona il contatore geiger che misura la radioattività del carro armato.
L’impressionante rumore generato dalla presenza di radioattività intorno al carro armato.
Terribile, cattivissimi, brrrr!
Mi piacerebbe definirvi dei pennivendoli, ma non vorrei elogiarvi troppo. Siete talmente ridicoli voialtri di Popoff, da non essere neppure degni di essere definiti giornalisti, nel caso aveste le tessere vi inviterei, se mai aveste una prurigine di etica sotto la suola delle scarpe, a restituirli all’ordine e andare praticare la sana arte della zappa.
Quella che si sente nel secondo video è la normalissima radiazione ambientale, che udireste in qualsiasi dei campi che dovreste andare ad arare per il bene dell’informazione. Tant’è vero che nel primo video l’umetta-sfintere di turno del Cremlino, utilizzando – tra l’altro – un contatore Geiger da antiquariato sovietico, falsa sfacciatamente la verifica trafficando con la manopola della taratura, affinché la lancetta appaia misurare una radioattività oltre soglia puntanto tutto a destra sulla relativa scala. Neppure ai gloriosi tempi della Pravda la propaganza sovietica avrebbe commesso errori tanto marchiani, ma nell’epoca dello zar Putin e dei creduloni occidentali qualsiasi baggianata faccia il gioco della nomenklatura è ben accetta, giusto?
Speriamo sappiate zappare meglio di come facciate “informazione”…
portiamo in EU anche questa “BRAVA” gentaglia…
oltretutto gli stiamo pure dando SOLDI…
sanzioniamo la russia..
il tutto per un pellegrino toscano senza leggitimazione popolare ..che decide per noi…