Dal noir alla fiaba, con la stessa rabbia e lucidità. In anteprima su Popoff il leed del nuovo libro di Massimo Carlotto e le illustrazioni di Alessandro Sanna
di Massimo Carlotto
In cielo non c’era una nuvola. Nemmeno una.
La mano di Dio le aveva allontanate con un gesto
delicato perché l’azzurro più intenso splendesse
sulla traversata del peschereccio Firouz.
Il mare era immobile e così trasparente che si
potevano contare le conchiglie sul fondo di sabbia
dorata. Migliaia di sardine avvolgevano lo
scafo, i raggi del sole si divertivano a inventare
giochi di luce sulle loro pance argentate mentre
i pesci ridevano di quel vecchio peschereccio…
Ecco l’incipit “LA VIA DEL PEPE. FINTA FIABA AFRICANA PER EUROPEI BENPENSANTI“, il nuovo libro di Massimo Carlotto illustrato da Alessandro Sanna. Se di Carlotto sappiamo quasi tutto – che è padovano del ’56, scoperto dall’indimenticata Grazia Cherchi, autore di decine di romanzi noir dentro e fuori dalla saga dell’Alligatore – di Sanna scopriamo che, da Mantova, produce illustrazioni per il Sole 24 ore e le copertine per l’editore Einaudi e che ha pubblicato più di 35 volumi illustrando opere di Grossman, Calvino e Rodari. Nel 2009 ha vinto il premio Andersen come miglior illustratore dell’anno.
Il libro è una fiaba ma per adulti, ironica e commovente, è la storia del giovane Amal che naufraga col Firouz, una delle carrette del mare in viaggio nel Mediterraneo, verso Lampedusa, carica di migranti. Il pepe nel titolo ha a che fare con il grande Boubacar Dembelé, guaritore, saggio, narratore e custode della Settima via del pepe. La fiaba vuole parlare del dramma di migliaia di esseri umani spinti da fame e guerre alla deriva nel Mediterraneo. E quello di un’isola che deve sopportare il peso dell’indifferenza del mondo.