Tutti i bonifici internazionali appaiono immediatamente sui computer dei servizi segreti Usa. Il governo italiano ne è a conoscenza.
di Franco Fracassi
Ogni giorno oltre dieci miliardi di euro transitano da un conto bancario a un altro conto bancario presente in un altro Paese. Oltre tremilacinquecento miliardi di euro all’anno. Si chiamano bonifici internazionali e per farli c’è bisogno del codice Swift del destinatario. Non importa se si tratta dell’acquisto di un biglietto aereo o dell’esportazione di soldi frutto di attività criminali, si tratta di dati sensibili, su cui vige la privacy, e che possono essere resi noti a terzi solo dietro richiesta della magistratura (e non sempre). In realtà, dal 2003 vige un accordo segreto tra il governo degli Stati Uniti e l’organizzazione internazionale Swift (Società della telecomunicazione finanziaria interbancaria mondiale) che permette ai servizi segreti Usa di poter acquisire in tempo reale i dati su tutti i bonifici bancari internazionali. Accordo di cui sono a conoscenza i governi che fanno parte del Swift.
Glenn Greenwald è il giornalista che ha reso pubblico l’enorme rete di spionaggio mondiale messa in piedi dalla National Security Agency, ai danni di centinaia di milioni di cittadini non sospettati di terrorismo: «È una cosa enorme. I documenti di Snowden svelavano un complotto ai danni dei liberi cittadini di tutto il mondo ordito dall’Nsa. Questa storia racconta di un complotto ordito ai danni degli stessi liberi cittadini da parte, però, del ministero delle Finanze di Washington. Il referente è sempre lo stesso: la Casa Bianca, il vero Grande Fratello immaginato da Orwell».
Il sistema finanziario attuale è innanzitutto un sistema informativo. Ossia, un sistema di raccolta, trattamento, stoccaggio ed utilizzo di informazioni sui clienti delle banche, delle compagnie assicurative, delle casse pensioni, dei fondi d’investimento e di altre società finanziarie. Si raccolgono informazioni di tutti i tipi. Per la raccolta, il trattamento, lo stoccaggio e la trasmissione delle informazioni, le banche e le altre istituzioni finanziarie utilizzano prima di tutto i loro servizi. Inoltre, le infrastrutture dell’informazione del settore finanziario comprendono gli uffici di credito, le agenzie di rilevamento e le società informative specializzate. Diverse banche e aziende possono creare degli archivi condivisi (data base) di informazioni sui loro clienti. Le banche centrali sono dei poderosi centri dati, la cui funzione è la supervisione ed il controllo delle banche commerciali, ciò che dà loro accesso alle informazioni in maniera pressoché illimitata. Inoltre, certe banche centrali raccolgono anche informazioni in modo indipendente. Per esempio, la Banque de France, sorveglia il settore reale dell’economia, giustificando ciò con la necessità di migliorare la sua politica monetaria. I grossi flussi d’informazione finanziaria e commerciale passano dai sistemi di pagamento, ossia i sistemi di telecomunicazione e d’informazione. I sistemi d’informazione diversi dal settore finanziario si intrecciano strettamente con le banche, dando la possibilità di una indagine a trecentosessanta gradi.
L’acronimo Swift significa “Società della telecomunicazione finanziaria interbancaria mondiale”. Dal punto di vista tecnico, si stratta d’un sistema automatizzato di pagamenti internazionali che va dal personal computer fino alle telecomunicazioni interbancarie. Dal punto di vista giuridico è una società anonima, detenuta dalle banche membre dei diversi Paesi. La società è stata fondata nel 1973 dai rappresentati di duecentoquaranta banche di quindici Paesi in vista della semplificazione e dell’armonizzazione dei regolamenti internazionali. È in funzione dal 1977. La maggioranza dei regolamenti previsti dallo Swift sono cambiati in dollari. La società è stata registrata in Belgio (la sede e gli organi permanenti sono situati a La Hulpe, vicino a Bruxelles) e agisce in modo conforme alla legge belga. L’assemblea generale delle banche aderenti o dei loro rappresentanti (Assemblea generale) è l’organo supremo della società. Le decisioni sono prese all’Assemblea secondo il principio “un’azione-un voto”. I rappresentanti delle banche dell’Europa occidentale e degli Usa prevalgono al consiglio nazionale d’amministrazione della società.
«Né la Cia, né l’Fbi, né tanto meno l’Nsa hanno alcuna base giuridica per mettere in atto una tale sorveglianza. Tant’è vero che i negoziati tra il governo degli Stati Uniti e il Swift sono stati portati avanti segretamente, e se non fosse stato per “The Guardian” nessuno ne avrebbe mai saputo nulla», dice Wayne Madsen, ex funzionario della National Security Agency.
E il governo italiano ne sa qualcosa? «Certo che il governo italiano è informato sull’accordo. È informato fin dal momento della firma, visto che la Banca d’Italia e le principali banche italiane fanno parte del Swift».
L’unico governo ad aver mai ammesso l’esistenza dell’accordo è quello britannico, nella figura dell’ex primo ministro Gordon Brown: «Siamo al corrente di tale programma. Ma non posso fare commenti sulle questioni di sicurezza specifica. Non posso nemmeno dire se sono stati presi dei provvedimenti per assicurare il rispetto della vita privata dei cittadini britannici, le cui operazioni bancarie possono essere considerate come facenti parte delle inchieste anti-terrorismo degli Usa in cooperazione con Swift». Ha dichiarato Brown. E quando gli è stato chiesto se il programma Swift fosse conforme all’articolo 8 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, ha risposto con un «no comment».