Con questa poesia il MAB (Movimento dei Colpiti dalle grandi Dighe) augura un Felice Natale e un 2015 con molte lotte e conquiste per la classe lavoratrice
di Claret Fernandes
Questo Natale voglio licenziare Babbo Natale, spegnere la luce del mercato,
ridisegnare il cielo (cambiare il colore, troppo azzurrognolo),
risvegliare le birichinate del Dio bambino addormentato,
buttare giù l’abete imbiancato di cotone, spegnere le luci natalizie,
mangiare le castagne del Para e denunciare
la solitudine dei venditori di castagne negli infiniti latifondi,
ricostruirela Torre di babele,
sognare l’unità nella diversità delle forze popolari,
collegare tutto a questa nuova energia,
dar la mano alle compagne colpite ricamatrici della lotta,
rendere manifesta la lotta di classe nascosta sotto il consenso,
denunciare infine la promiscuità tra Stato e Capitale ,
svuotare la Cantareira* da ogni avidità,
motivare un’altra sete più forte di quella per mancanza di acqua,
amare veramente, chiudere molti negozi di beni naturali,
coltivare la sovranità nel suolo brasiliano, piantare alimenti sani e organizzazione,
dichiarare la fine dello sfruttamento del contadino e dell’operaio,
occuparmi della città, camminare con il vecchio al suo passo lento,
abbracciare le persone, raccontare storie fino a tardi,
giocare con i bambini nella piazza,
morire di risate (non a causa delle pallottole vaganti),
ballare la libertà, camminare per le strade
respirando pace
* Cantareira è la società che gestisce la diga che fornisce l’acqua a San Paolo, attualmente malfunzionante e in secca