Massiccio attacco ucraino contro Donetsk. Motuzenko dichiara “stanno usando ogni tipo di armamento”
di Mirna Cortese
Lo Stato Maggiore dell’esercito ucraino ha ordinato, domenica scorsa, un massiccio attacco contro Donetsk utilizzando ogni tipo di armamento. Lo ha denunciato il consigliere del presidente della Repubblica popolare di Donetsk, Valentin Motuzenko.
Secondo le testimonianze delle milizie di Donetsk raccolte da Gazeta.ru, i militari ucraini hanno attaccato le zone residenziali della città, i colpi sono arrivati fino al centro della città. Gli intensi attacchi hanno costretto ad interrompere la circolazione del trasporto pubblico.
Ma la battaglia si concentra soprattutto nell’area dell’aeroporto di Donetsk, il “Sergei Prokofiev”, comunque chiuso da maggio scorso, quando sono cominciati gli scontri tra separatisti filo-russi e l’esercito ucraino. Prima della chiusura, l’aeroporto Sergei Prokofiev” aveva un traffico di quasi un milioni di passeggeri l’anno. L’aeroporto si trova in un punto strategico, a poca distanza dal centro di Donetsk, e ciò che ne resta ha assunto anche un valore simbolico per entrambi gli schieramenti.
Oggi, come si vede anche da alcune recentissime riprese dall’alto, è completamente in rovina e con evidenti segni di bombardamenti.
“Questa mattina (18 gennaio 2015) – ha denunciato Matuzenko – le Forze Armate dell’Ucraina hanno lanciato violenti attacchi contro Donetsk e le zone circostanti. Stanno utilizzando ogni tipo di armamento: artiglieria, sistema lanciarazzi Grad, lanciamine e lanciagranate”.
Ad ordinare l’accatto di domenica scorsa, comunicato persino sulla sua pagina Facebook, è stato Yuri Biryukov, consulente del presidente ucraino, precisando di “colpire duramente le milizie ribelli.
E’ la prima volta che l’Ucraina attacca di sua d’iniziativa, infatti,in precedenza ha sempre affermato “di contrattaccare nel rispetto all’ordine di cessate il fuoco”.
Di conseguenza Konstantin Dolgov, incaricato del Ministero degli Esteri della Russia per i diritti umani, la democrazia e la supremazia della legge, ha dichiarato alla Tass che la cancelleria russa sta monitorando la situazione e che, se l’Ucraina continuerà a lanciare attacchi contro Donetsk, Mosca pubblicherà un secondo “Libro bianco” sulle violazioni dei diritti umani in Ucraina.
Dolgov ha anche comunicato che la posizione russa sulla crisi dell’est dell’Ucraina non è cambiata e le due parti in conflitto devono prima di tutto realizzare il cessate il fuoco. “La Russia compierà tutti gli sforzi possibili per favorire l’organizzazione quanto prima del colloquio del Tripartite Liaison Group sul problema ucraino”, ha detto Dolgov.
Il vice presidente del Consiglio Nazionale della Repubblica Popolare di Donetsk, Denis Pushilin, ha sottolineato che l’attacco subìto riflette l’incapacità di Kiev a negoziare.
L’attacco militare si è infatti verificato nonostante che Kiev e le repubbliche del Donetsk e Lugansk hanno sottoscritto, lo scorso dicembre, un “cessate il fuoco” nell’area delle operazioni militari del sud-est del paese, con il fine di arrivare alla firma degli accordi di Minsk. Le parti in conflitto avevano segnalato la necessità di fermare le azioni armate, lo scambio di prigionieri e la smilitarizzazione della regione.