Dopo un fitto lancio di lacrimogeni da parte della polizia che presidia la sede di Casa Pound, il corteo si è ricompattato per attaccare la sede fascista
AGGIORNAMENTI
h 19.15: il corteo si ricompatta su via Dante e si dirige verso il Cs Dordoni. In coda il servizio d’ordine per tutelare i manifestanti.
h 19.00 L’assedio a Casa Pound sta proseguendo ininterrottamente da più di due ore. Fascio, questa giornata te la ricordi!
h 18.48 @Gio_Ebasta su twitter: “La diretta di YouReport da dietro le guardie a Cremona offre interessanti parti di conversazioni. Alle guardie fa male la schiena.” Avanti così antifa!
18.39 Smentita notizia del manifestante ferito circolata in precedenza. Adelante!
h 18.28 Dopo una nuova pausa per l’aria irrespirabile quarto tentativo degli antifa di sopraffare il dispositivo poliziesco all’angolo di Via Aselli: dieci fila di cordoni cercano di avvicinarsi alle reti metalliche
h 18.16 NUOVO TENTATIVO da parte del corteo di dare l’assalto a Casa Pound su Viale Trento e Trieste ancora pervasa dai gas…Non un passo indietro!
h 18.02 Radio Onda d’Urto: corteo ancora molto compatto formato da qualche migliaio di persone ora in via della Vecchia Dogana
h 17.55 Notizia da confermare di un manifestante ferito in testa da un lacrimogeno, ma apparentemente messo in sicurezza dagli altri
h 17.41 Sempre Radio Onda d’Urto: fittissimo lancio di pietre in Via Dante contro il dispositivo dei Carabinieri. Lacrimogeni ad alzo zero!
h 17.36 “Il corteo non è che appena iniziato!” “Ricompattiamoci tutti e tutte e andiamo avanti!!” L’invito ai compagni dall’amplificazione a ricomporsi e proseguire
h 17.28 Celere attestata a ridosso di via Geromini mentre la fitta nebbia di lacrimogeni pervade il viale
h 17.16 partiti due bengali verso il dispositivo di sicurezza della questura, gli agenti rispondono con lanci di gas lacrimogeni. Dalla testa del corteo partono pedardi contro la celere ma la situazione sembra relativamente tranquilla. Il dipsositivo di sicurezza è arretrato ma resta comunque nelle posizioni a difesa della sede di Casa Pound. I compagni sul posto racconto che è impossibile respirare per la quanità di lacrimogeni lanciati dalla celere.
h. 17.14 C’è stato un cambio nella testa del corteo, i familiari si sono ritirati più indietro, lasciando spazio a sei fila di anfifascist* ub
h 17.03 In una Cremona blindata dalla morsa di Questura e di Confcommercio, che hanno fatto pressione sui commercianti per tenere chiusi i loro esercizi, il corteo è ormai a poca distanza da via Geromini, dove è situata la sede di Casa Pound, vuota ma difesa da uno spiegamento di forze importante, in numero di celere e anche per numero di blidandi che hanno fatto barriere in ogni strada che possa portare alla sede di Casa Pound.
h 16.50 La marcia antifascista, assai composita e partecipata, continua per Viale Trento e Trieste
AGGIORNAMENTO ORE 16.30, 24 GEN 2015
Il terrorismo psicologico e le pressioni sugli esercizi commerciali di Cremona, da parte della questura, ha sortito il suo effetto. Città blindata, serrande abbassate, importante l’apparato repressivo con numerosi agenti in tenuta antisommossa presenti nelle zone nevralgiche del percorso del corteo. Le migliaia di antifascist* che si preparano a partire per il corteo che attraverserà il centro cittadino, hanno fatto riserve d’acqua all’interno del Csa Dordoni, le porte del Csa sono state chiuse in questi minuti e si sta strutturando il corteo. Secondo la questura circa 6000 persone, considerando le loro stime sempre molto a ribasso, c’è da aspettarsi una cifra molto superiore. Risulta che la sede di CasaPound in via Geromini è stata chiusa ed è presidiata dalle forze dell’ordine. Il corteso sarà aperto dai familiari di Emilio e lo striscione “CHIUDERE TUTTI I COVI FASCISTI. #EMILIORESISTI.LOTTIAMO CON TE”.
Solidarietà e azioni anche a Bilbao e Bruxelles
Anche dai Paesi Baschi arriva la solidarietà ad Emilio e al Csa Dordoni di Cremona.
Dalle ore 12 è in un corso un concetramento a Bilbao.
“Antifascistas italianos y vascos, nos concentraremos en Bilbao este sabado, en apoyo del Centro Social Dordoni de Cremona (Italia), atacado por nazi-fascistas hace unos dias y que mantiene, entre la vida y la muerte, al compañero Emilio.
Elkartasun Antifaxista!”
Anche in Belgio è in corso un presidio sotto l’Ambasciata d’Italia a Bruxelles, in Emile Clausstraat 28, organizzato dal Anti-Fascistisch Front/Verzet
Anonymous ha dato il suo contributo: Casapoundlombardia.org tango down!
AGGIORNAMENTO ORE 15.00, 24 GEN 2015
Stanno arrivando a Cremona, per ora senza particolari problemi, i treni e i pullman partiti da diverse città italiane per partecipare alla manifestazione nazionale antifascista contro l’assalto da parte di membri di Casapound locale al Csa Dordoni. Mentre Emilio sta meglio, dicono i medici, ma ancora in coma farmacologico.
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23 GEN. 2015
Già stanotte, da numerose città italiane, partiranno i pullman in direzione Cremona, per la manifestazione nazionale antifascista convocata dopo l’attacco di una squadraccia al Csa Dordoni, il 18 gennaio scorso. Durante l’aggressione fascista al centro sociale è stato gravemente ferito Emilio Visigalli, cinquantenne, figura storica del Dordoni e tuttora ricoverato per le importanti lesioni riportate. Si è trattato, secondo le testimonianze ma anche per le condizioni in cui Emilio è arrivato in ospedale, di un vero e proprio tentato omicidio. Per la denuncia degli inquirenti, contro ignoti, è scattata solo per lesioni.
L’appuntamento per domani, 24 gennaio alle ore 15, è dunque a Via Mantova 7, sede del centro sociale Dordoni aggredito dai fascisti e da cui partirà il corteo, per sfilare per le vie del centro storico di Cremona, fin sotto al Torrazzo, in Piazza del Duomo.
Per quanto riguarda le indagini sull’accaduto, il copione è sempre lo stesso: invece di cercare i responsabili tra gli aggressori, noti esponenti della locale Casa Pound, le autorità giudiziarie hanno denunciato per lesioni e rissa aggravata quattro militanti del centro sociale.
Un motivo in più per manifestare la rabbia per il ritorno di forme di aggressioni squadristiche di antica memoria e relative connivenze con forze politiche, leggi Lega, e con le forze che dovrebbero tutelare l’ordine.
Intanto il Csa Dordoni ha fatto sapere tramite la sua pagina Fb, di aver ricevuto comunicazioni che mercoledì scorso “ci sono state due intrusioni nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Cremona dove Emilio è ricoverato, intrusione di persone non autorizzate che sosteneva di appartenere al Centro sociale. Sono state giustamente allontanate. Queste persone non fanno parte del Csa Dordoni e lo comunicheremo immediatamente a tutti il personale medico”.
Siete di parte, raccontate degli attacchi che stanno avvenendo da parte degli antifascistI in questo momento: raccontate che sono arrivati con i caschi e le spranghe! Raccontatelo al vostro pubblico che stanno lanciando fumogeni, oggetti e bombe di carta per la città e stanno cercando di prendere sotto assedio la questura! Avanti, ditelo, se siete persone corrette. Non giustifico quanto avvenuto a Emilio Visigalli, ma se quelli dei centri sociali non avessero attaccato per primi non sarebbe successo nulla. Questa è una pagina antifascistA, di parte e informazione parziale. Siete patetici come sempre!
Ebbene sì, siamo di parte. In genere stiamo dalla parte di chi non aggredisce 60 contro sette. So che le sembra patetico ma a noi chi è razzista, fascista, vigliacco, servo dei padroni proprio non ci piace. grazie per averlo capito
Siete di parte, raccontate degli attacchi che stanno avvenendo da parte degli antifascistI in questo momento: raccontate che sono arrivati con i caschi e le spranghe! Raccontatelo al vostro pubblico che stanno lanciando fumogeni, oggetti e bombe di carta per la città e stanno cercando di prendere sotto assedio la questura! Avanti, ditelo, se siete persone corrette. Non giustifico quanto avvenuto a Emilio Visigalli, ma se quelli dei centri sociali non avessero attaccato per primi non sarebbe successo nulla. Questa è una pagina antifascistA, di parte e informazione parziale. Siete patetici come sempre!
Una bruttissima manifestazione, sono tornata da poco a casa e non riesco ancora a farmi passare la rabbia; quelli che hanno gestito il corteo potevano con intelligenza lasciarci sfilare, in fin dei conti eravamo in tanti e avevamo diritto anche noi di partecipare con le nostre modalità, e poi, se ci tenevano tanto, dal fondo del corteo, come fanno spesso, far partire le azioni al testosterone che sembrano l’unico modo che hanno di vivere la loro militanza antifascista, invece hanno preso la decisione di mettersi alla testa del corteo e di fatto bloccarlo per ore mentre si fronteggiavano con la polizia, cosicché ci siam ritrovati praticamente fermi per un tempo infinito a respirare schifezze. E’ stata un’occasione persa per marcare una differenza che non si riesce a costruire; siamo solo lo specchio di chi tanto odiamo, il primo fascio che ci deve stare sui coglioni è quello che cova in ognuno di noi!
Mai stato a Cremona.