L’UE prolunga le sanzioni contro Mosca. Il Consiglio d’Europa revoca il diritto di voto ai parlamentari russi e la Russia abbandona il Consiglio stesso
di Mirna Cortese
La Russia ha deciso di uscire dall’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa (APCE*), e ne resterà fuori fino alla fine dell’anno. Lo ha comunicato Aleksiei Pushkov, capo della delegazione russa nella stessa Assemblea e presidente della Commissione esteri della Duma.
E’ la risposta della revoca (sino aprile) del diritto di voto ai parlamentari russi per le responsabilità che la Russia avrebbe nella crisi in Ucraina; e Pushko ha anche aggiunto che a fine anno la Russia deciderà se rientrare o meno nel Consiglio d’Europa.
Sull’evento è intervenuto anche l’ex presidente dell’Unione Sovietica, Mikhail Gorbaciov (nella foto), denunciando uno stato di nuova guerra fredda. “Oggi, vediamo sanzioni contro la Russia che arrivano sia dall’America sia dall’Unione Europea. Hanno perso del tutto la testa?”, ha affermato a Interfax l’ex leader sovietico, il quale ha aggiunto che gli Stati Uniti hanno “perso del tutto la strada nella giungla e ci sta trascinando”. Gorbaciov ha poi rincarato dichiarando che “Se bisogna chiamare le cose con il loro nome, gli Usa ci hanno già trascinati in una guerra fredda, tentando di realizzare la sua idea di dominio. E dove ci condurrà tutto questo? La guerra fredda è già in corso. E poi? Sfortunatamente non posso dire che la guerra fredda non si trasformi in una guerra vera. Possono assumersi il rischio, temo”.
Nel frattempo una ultim’ora informa che il Consiglio straordinario dei ministri degli esteri dell’Unione Europea, riunito in serata a Bruxelles, ha deciso di prolungare fino a settembre le sanzioni contro la Russia. Inoltre la Ue, pur dicendosi “pronta ad adottare ulteriori sanzioni” se la situazione sul campo ucraino si dovesse aggravare, deve fare i conti con la novità Tsipras.
A pesare sulla decisione odierna c’è stata infatti la posizione del neo governo greco, contrario alla creazione di una frattura insanabile con Mosca. Bruxelles ora dovrà cercare altri strumenti per far ascoltare la propria voce e l’ipotesi di nuove sanzioni economiche potrebbe farsi sempre più lontana.
*L’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa è un’organizzazione internazionale il cui scopo è promuovere la democrazia, i diritti dell’uomo, l’identità culturale europea e la ricerca di soluzioni ai problemi sociali in Europa. E’ stato fondato il 5 maggio 1949 col Trattato di Londra e conta oggi 47 stati membri. La Russia vi aveva aderito il 28 febbraio 1996.
Fonte: euronews