All’Expo di Milano lavorare non paga. Anzi costa. C’era da pagare una montagna di mazzette, non si potevano retribuire anche i lavoratori
di Giorgio Cremaschi
Per quale ragione in una Expo appaltata alle grandi multinazionali del cibo, nella quale affari edilizi, speculazione e corruzione hanno prosperato e che viene ancora presentata come una possibile volano per l’economia del paese, perché in un evento ove tutto è misurato in termini di profitti a breve o differiti, gli unici gratis devono essere i lavoratori?
Con un accordo del luglio 2013, un mese che dovrebbe essere abolito dal calendario sindacale visti i disastri che in esso si son concepiti, l’ente EXPO, le imprese e tutte le istituzioni hanno concordato con CGIL CISL UIL che gran parte di coloro che faranno funzionare la Fiera lo faranno gratuitamente. Per l’esattezza circa 800 persone lavoreranno con contratti a termine, di apprendistato, da stagista, che garantiranno un lauta retribuzione dai 400 ai 500 euro mensili. Siccome i contratti e la stessa legge Fornero sul mercato del lavoro avrebbero previsto condizioni più favorevoli per i lavoratori , si è applicato quel principio della deroga normativa, contro il quale la Cgil si è era spesso pronunciata. Ma questi 800 lavoratori sottopagati sono comunque una élite rispetto a tutti gli altri. Che avranno un orario giornaliero obbligatorio e turni, pare bisettimanali, di lavoro, ma che lo faranno senza alcuna retribuzione.
Essi saranno considerati volontari e come tali riceveranno solamente dei buoni pasto quotidiani, per non smentire il significato alimentare dell’evento. Nelle previsioni iniziali questi fortunati avrebbero dovuto essere 18500, da qui il peana subito scattato sui 20000 posti di lavoro creati dalla magia dell’EXPO. Ora Invece pare che siano meno della metà, per la semplice ragione che lavorare all’EXPO non solo non paga, ma costa. Immaginiamo un pendolare che debba accollarsi i costosissimi costi quotidiani del sistema ferroviario lombardo. O addirittura un giovane di un’altra regione che volesse fare questa esperienza a Milano. Per lavorare gratis bisogna godere di un buon reddito e non tutti ce l’hanno.
Eppure a tutto questo ci sarebbe stata una alternativa semplice semplice. Visto che Expo per sua natura è un evento a termine, coloro che la faranno funzionare avrebbero potuto essere assunti con il tradizionale contratto a termine. Lavori sei mesi? Sei pagato per quelli, sono solo, due settimane? Riceverai la tua quindicina. Perché non si è fatto così? Semplicemente perché in questo modo si sarebbe dovuto spendere molto di più in salari e questo non era compatibile con gli alti costi della fiera. C’era da pagare una montagna di mazzette, non si potevano retribuire anche gli addetti agli stand. Capisco che questo modo di ragionare possa essere considerato troppo rigido e ancorato a vecchi tabù. C’è un lavoro e si pretende anche un salario, allora si vogliono difendere vecchi privilegi direbbero gli araldi del lavoro flessibile.
Quando l’accordo sul lavoro gratis è stato sottoscritto l’allora presidente del consiglio Enrico Letta disse, facendo eco al presidente della Confindustria Squinzi, che esso era un modello per il paese. La rottamazione renziana sempre rivolta alle nuove generazioni ha lasciato quella intesa intatta, così come hanno fatto CGILCISLUIL, nonostante le critiche a quel #jobsact che l’accordo EXPO già anticipava. Tutte le forze politiche rappresentate in parlamento, escluso il Movimento 5 Stelle, sono consenzienti.
Così l’Expo finirà per essere una vetrina di tutto ciò che non dovrebbe, ma che invece continua a dominare le scelte economiche e sociali del paese. L’Expo sarà la migliore rappresentazione dell’ipocrisia e del gattopardismo che governano la nostra crisi. Sotto lo slogan “Nutrire il pianeta” si lascerà alla Nestlè il compito di spiegare che l’acqua va gestita in ragione di mercato. Si farà l’apologia delle grandi opere senza riuscire neppure a nascondere la speculazione e non solo quella illegale, ma quella ancor più scandalosa sulle aree che è perfettamente consentita. Si lanceranno proclami sui giovani che capaci di operare nella globalizzazione, rimuovendo il fatto che lo faranno solo in cambio di una medaglietta che non varrà nemmeno come accreditamento per altri lavori precari. E ancora una volta tutto, ma proprio tutto sarà a carico del lavoro. In una fiera che si presenta come l’ultimo Ballo Excelsior di una globalizzazione in piena crisi, l’Italia che guarda al passato cianciando di futuro troverà la sua vetrina. Che dovrebbe essere accesa proprio il Primo Maggio, così trasformando la festa dell’emancipazione del lavoro nella celebrazione del suo ritorno allo stato servile. Ci sono movimenti e forze sindacali che dicono no a tutto questo e che già dalle prossime settimane si faranno sentire, per poi provare a restituire alla Festa del Lavoro il suo antico valore. Fanno benissimo.
…io mi sono informata per fare la volontaria all’expo all’accoglienza clienti, dal momento che attUalmente non lavoro. In ogni caso, i volontari dell’expo fanno 15 gg di lavoro gratuito part time; in cambio gli vengono forniti gratuitamente divisa, buoni pasto per il pranzo o la cena, biglietto per raggiungere expo della durata di 15 giorni e se avrai presenziato tutti i giorni, un tablet samsung di 10″. Non è pagato, ma la retribuzione non mi sembra così assurda per chi abita a Milano.
Wow, lavori 15 giorni per un tablet che non ti puoi neanche scegliere. Ah, scusa: se un giorno non potessi essere a lavoro non ti danno manco quello. Bell’affare.
nessuno ti punta una pistola alla tempia… se vuoi ci vai altrimenti no
Oh, scusa: puoi anche SCEGLIERE di fare questo fantastico affare.
Nessuno ti obbliga a rubare un auto ma se la rubi commetti un reato.
Nessuno ti obbliga a lavorare gratis ma se lo fai togli lavoro a qualcuno e porti un guadagno a qualcun altro.
Il volontariato non c’entra niente perchè l’Expo è un evento con scopo di lucro ( le gente paga per visitare ).
una considerazione , la voglio fare anch’io ,in funzione alle regole applicate nell’evento………………chi espone non puo fare assagi in quanto danneggierebbe i ristoranti (eaitaly),quindi vietato gli assaggi di prodotti,,,,,,,,,,,,,,,,come se aseul non ti facevano dimostrazioni prova di tecnologie innovative,,,,,,,,,MA I9 CHI VOLETE DARE DA BERE SIAMO SEMPRE UN BLUFF, CHI VUOL CREDERE A QUESTI PSEUDO IMPRENDITORI LO FACCIA ,MA SONO L’APPENDICE DEL MAL COSTUME DELLA POLITICA NOSTRANA,INCAPACE E CORROTTA
Forse ti pagano per dire queste minchiate…..
LEGGETE QUEST’ARTICOLO:
“Follie di Expo 2015: lettera di un’artista italiana al Cirque du Soleil”
UN VERO SCANDALO!
DOVEVA ESSERE L’OCCASIONE PER L’ITALIA, E INVECE…
http://giornaledellospettacolo.globalist.it/Detail_News_Display?ID=79155&typeb=0
E quindi? Vincerà la mentalità : tanto se non vado io andrà un altro? Quindi proni a 90° a farsi sfruttare?
E se tutti si rifiutassero di farlo? Scusate parlo di utopie…
Se si chiamano “VOLONTARI” ci sarà un perché razza di Geni Maledetti….. Io lo faccio volentieri il VOLONTARIO e NON sono pagato. Lo faccio per ME è per la cultura.
È facile straparlare.
Ma meglio i fatti.
volontariato è quando uno aiuta le vecchiette ad attraversare la strada. quando il “volontario” aiuta a fabbricare profitti, sottraendo ai padroni l’incombenza di retribuire qualcuno, allora è schiavismo. quando fai volontariato chiediti se quella roba che fai sta sottraendo lavoro a qualcun altro
nessuno ti obbliga
Mi SEMBRA PIU’ CHE LOGICO
Bravo cecchino condivido
ALLORA QUI SI CREA CONFUSIONE, SAPETE COSA SIGNIFICA LA VOCE VOLONTARIATO??? A ME NON ME NE FREGA UN C…O DEL TABLET O KEKKESSIA, IN OGNI EXPO UNIVERSALE CHE SI E’ TENUTO NEL MONDO NEGLI ANNI PRECEDENTI E’ SEMPRE ESISTITO IL VOLONTARIATO, E NON VEDO PERKè NON SI DEBBA FARLO ANCHE QUI A MILANO…VOLONTARIATO E’ UN ESPERIENZA DI VITA, SI VIENE A CONTATTO CON GENTE DI TUTTO IL MONDO( X KI NN AVESSE MAI AVUTO LA FORTUNA D VIAGGIARE), SI CONOSCONO NUOVE CULTURE, E SI POSSONO SCAMBIARE CONTATTI E ALTRO ANCORA…SOLO X KI HA I PARAOKKI QUESTO NN SERVE A NIENTE, MEDITATE MEDITATE!!!
Peccato che lo Stato ha pagato ai grandi gruppi tutte le infrastrutture ecc. (soldi nostri quindi) e questi grandi gruppi non tirano fuori un euro (poverini, saranno stand di piccole imprese con l’acqua alla gola)
P.S.: la parte compresa nelle ultime due parentesi è sarcastica
Se devo lavorare sottopagato lo faccio, pur di fare esperienza, ma gratis no! Vaffanculo!
Se lo Stato si svena almeno che produca un numero di posti di lavoro retribuiti decente
In buona sostanza con expo non si fa un cazzo. Più che altro i posti di lavoro ci sono stati per la costruzione di infrastrutture.
Sapete scrivere solo cazzate! fatevi sfruttare BRAVI e poi morite di fame! Siete la conferma della conferma della riconferma che siete italiani di valore pari a sotto zero! Tutti uguali!!! VOLONTARI!.. ma andate a C***RE!! … IDIOTI!!!
nessuno ti obbliga
giusto, rimango disoccupato.
X EXPO CI SONO POSIZIONI COME VOLONTARI, CHE SONO SEMPLICI MANSIONI DI ACCOGLIENZA AI VISITATORI, E ALTRE POSIZIONI CON RETRIBUZIONE A CUI CI STA PENSANDO MANPOWER.
Io ho scelto di fare il VOLONTARIATO per 2 settimane, non mi faccio sfruttare, faccio anche altre cose nella vita innanzitutto, ma questo è un evento universale che si tiene ora in italia, e chissa quando mai piu… io voglio viverlo direttamente, di persona, non dalla tv!!! e lo farò come volontario, è un tema che mi interessa!!
purtroppo in ITALIA di ignoranza ce n’è da vendere, tantè che non si capisce ancora cosa significhi VOLONTARIATO!! ed e talmente semplice..solo che pensate ai soldi e basta…RIPETO, TUTTE LE FIERE UNIVERSALI, HANNO AVUTO SEMPRE VOLONTARI, A SHANGAI ERANO IN 70000!!!
E POI NESSUNO E’ OBBLIGATO A FARLO, QUINDI NON GIUDICATE CHI SCEGLIE DI FARLO, CHE AL CONTRARIO VOSTRO NE USCIRA’ ARRICCHITO !!
SAPETE CHE VI DICO, STATE A CASA, GLI ALTRI NE APPROFITTERANNO, FARANNO UNA BELLA ESPERIENZA E MAGARI COI CONTATTI CHE UNO SI CREA POTRA’ ANCHE TROVARE LAVORO..NON SI SA MAI NELLA VITA!! VOI STATE A CASA E SCALDATE LA SEDIA, CHE E’ MEGLIO!!! E OCCHIO A FARE LA MUFFA!!!
Volontariato andate a farlo alla Croce rossa o in chiesa perché è lì che c’è bisogno nn ad una Fiera di pagliacci!Meditate Meditate un paio di palle ci stanno rovinando ma qlc proprio nn vuole vedere…mi vergogno di essere italiano….che schifo…vi hanno manipolato il cervello….
beh tu pensila COME VUOI, dovresti informarti prima!! qui si parla di expo, no di situazione laviorativa in Italia innanzitutto, che è una cosa a se!!
la cosa è kiara, palese,E LO RIPETO: IN TUTTI GLI EXPO C SONO STATI VOLONTARI,SONO PREVISTI, QUINDI DI PRASSI C SARANNO ANCHE A MILANO!!! KIARO FINO A QUI, O C’è BISOGNO DI UN’INTERPETRE?? SE POI T informi un Pò, BASTA CERCARE SU INTERNET O RECARSI PRESSO ALCUNE AGENZIE CHE SI STANNO OCCUPANDO DI TALE COSA, E CI SONO POSIZIONI RETRIBUITE X EXPO 2015, DAL GELATAIO, ALLO STEWARD, AL RESPONSABILE SICUREZZA, AL RESPONSABILE PADIGLIONI, A VENDITORI DI TUTTI I GENERI… ANDATE AD INFORMARVI PRIMA DI PARLARE A VANVERA!!! BISOGNA SEMPRE AZIONARE IL CERVELLO PRIMA DI APRIR BOCCA!!!
io con le agenzie intestinali precarizzatrici del lavoro non ci lavoro!
Io partecipo come stagista all’expo per due mesi e mi daranno 500 euro e la tessera dei pasti.
mi dovrò pagare io le spese dei mezzi, ma come te non m’importa, voglio viverlo io quest’evento.
parlano poi tutti dell’expo ma l’anno scorso ho fatto da stagista 1 mese in una grandissima azienda e non mi hanno dato 1 centesimo, solo buoni pasto e non era nemmeno una cosa grande quanto l’expo.
chi si lamenta se ne può stare a casa, nessuno li obbliga a venire
ciao 🙂
lavoro sempre in fiera come hostess, ma non andro mai a lavorare gratis x EXPO. piu tosto sto a casa e leggere un buon libro x “scoprire nuove culture”
Andare a fare il volontario, ricevendo in cambio dei buoni pasto, la divisa (che sicuramente dovrai restituire) e a quanto pare un tablet a mio parere è una perdita di tempo! Sopratutto se vai a farlo per delle multinazionali alle quali i soldi non mancano per pagare i salari! In quei 15 giorni preferirei girare tutta Milano a piedi a lasciare curricula, stancante uguale, ma almeno un lavoro lo trovi, magari anche per poco, ma è sempre lavoro PA-GA-TO!
Penso che il problema non sia il volontariato in sé. Parecchie manifestazioni si basano su questo e non c’è da scandalizzarsi. Gli scandali sono altri, come i 20000 “posti di lavoro” promessi, che alla fine non ci sono
PENSO CHE CI SIA UNA GRANDE CONFUSIONE DA PARTE DEI PIU’ ,IN QUANTO CONFONDERE UNA PRESTAZIONE LAVORATIVA AL FINE DI AGEVOLARE LA PRESENZA COMMERCIALE ED ECONOMICA DI UN’AZIENDA CHE PRESENZIA A FINE DI LUCRO CON INTENTI DI FARE ECONOMIA E NON IN STATO DI NECESSITA’ ESISTENZIALI O BISOGNOSA DI CURE E’ UN GRAVE ERRORE D’IMPOSTAZIONE CHE PERMETTE DI TENERVI SCHIAVI PRIMA ANCORA DELLE LORO ARROGANZE DELLE VOSTRE IGNORANZE…………L’ILLUSIONE DI FARE OGGI PER FORSE AVERE DOMANI E ‘ PURTROPPO L’ARMA CON CUI VI TENGONO BUONI SE NO SE CAPIRESTE ROVESCERESTE TUTTO………….MA VOI FATE IL LORO GIOCO
Il volontariato andate a farlo alla caritas non alle merde di multinazionali! svegliateviiiiii
la cosa ancora più ridicola è che i soldi se li piglieranno le agenzie interinali!