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Mafia Capitale: Inail ed il silenzio in SuperAbile

Inail chiude il contact center per la disabilità e 100 lavoratori, molti i disabili, rischiano il posto: domani sit-in a Roma in piazza Santi Apostoli

di Sergio Braga

Chiuso da dicembre Superabile il contact center per la disabilità di Inail (http://www.superabile.it)
Chiuso poco prima di Natale Superabile, il contact center per la disabilità di Inail (http://www.superabile.it)

Quando frammenti del “mondo di mezzo” cadono su quello di sotto provocano “danni collaterali“. È quello che è accaduto agli operatori, un centinaio, di cui molti disabili, di Superabile, il Contact Center di Inail per la disabilità che ha chiuso i battenti il 23 dicembre dell’anno scorso e che ora rischiano la perdita del posto di lavoro. L’istituto assicurativo, in base ad un’ordinanza interdittiva emanata dalla prefettura di Roma il 17 dicembre 2014, ha infatti rescisso il contratto con il consorzio sociale COIN, che gestisce in appalto SuperAbile e di cui facevano parte 2 delle cooperative coinvolte nell’inchiesta della magistratura su crimine organizzato, eversione nera e appalti pubblici a Roma.

Sospesa, così, l’attività del portale, in cui campeggia ancora il sorriso sardonico di Franco Bomprezzi, grande comunicatore del sociale e della disabilità, tra i promotori di SuperAbile, di cui si commemora la scomparsa avvenuta appena tre giorni prima della chiusura. Mentre, di spalla a destra una “News”, l’ultima pubblicata, annuncia la sospensione del servizio e che  “vengono assicurati il servizio di Call Center e l’aggiornamento del Portale”. In realtà se si telefona al call center una voce registrata informa che il servizio è sospeso e che si verrà reindirizzati al contact center Inps – Inail.

Nessun’altra spiegazione, anche sul sito istituzionale Inail, per questo silenzio che avvolge un servizio pubblico d’informazione e consulenza per la disabilità, praticamente unico in Italia ed il cui modello è studiato anche all’estero, che esiste da 15 anni e di cui, solo fino allo scorso novembre, Inail si faceva vanto, affermando che «Nitido esempio è il progetto SuperAbile, in cui la tecnologia informatica consente vicinanze e sostegni psicologici rilevanti. SuperAbile – è oggi un portale, un call center e una rivista. Ogni mese produce oltre 300 notizie, mentre il call center offre un servizio telefonico di consulenza con operatori in gran parte disabili. Il portale fino al 30 novembre scorso ha realizzato un milione 500 mila visitatori». Lo ricorda il comunicato stampa con cui i sindacati convocano la manifestazione che si svolge domani venerdì 20 febbraio a Roma, in Piazza Santi Apostoli, per difendere il posto di lavoro dei soci delle cooperative coinvolte nel servizio e che alleghiamo in calce.

Il sit-in deciso dai sindacati intende sollecitare alla Prefettura la revisione dell’ordinanza interdittiva alla base della rescissione del contratto, che è già stata oggetto di un ricorso al Tar del Lazio, senza successo, per la sua sospensione.

La questione è, infatti, che le cooperative e le persone coinvolte nella vicende oggetto di indagine da parte di piazzale Clodio, in realtà erano già state espulse dal consorzio sociale COIN il 3 dicembre 2014, immediatamente dopo la notizia degli arresti scattati il giorno prima. Un’evidenza di cui non si è tenuto conto e che ha creato una disparità di trattamento tra la sorte dei soci delle cooperative direttamente coinvolte in “mafia capitale” – i cui appalti non sono stati sospesi, che continuano a lavorare in attesa di trovare una soluzione per garantire loro la continuità occupazionale – ed i soci delle imprese sociali che lavoravano in SuperAbile – che non risultano essere coinvolte nelle indagini – che invece il lavoro l’hanno perso ed ora rischiano il licenziamento. Una vicenda paradossale, in cui a pagare sono soprattutto i più fragili ed incolpevoli, i soci lavoratori, che è stata già oggetto nelle scorse settimane di un’interrogazione parlamentare di Ileana Argentin. Viene proprio da dire: “Ci sarà pure un giudice a Berlino?”.

Di seguito pubblichiamo il comunicato che abbiamo ricevuto

COMUNICATO STAMPA

Manifestazione venerdì 20 febbraio 2015, ore 10.00 Piazza Santi Apostoli, Roma

Inail/Superabile: “100 lavoratori con disabilità a rischio. Protesta sotto Prefettura”

Il CONSORZIO SOCIALE COIN del quale fanno parte 25 cooperative sociali finalizzate all’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate, dalle quali dipendono i lavoratori, hanno subito il provvedimento di rescissione del contratto del Servizio Superabile in seguito alla vicenda “Mafia Capitale”.

È questo il danno collaterale dell’effetto dell’interdizione emanata dalla Prefettura di Roma lo scorso 23 dicembre, che ha causato la revoca da parte dell’Inail, dell’appalto SuperAbile gestito dal Consorzio Sociale COIN che opera da oltre vent’anni nell’integrazione lavorativa delle persone svantaggiate. Circa 100 lavoratori, di cui molti disabili, impegnati nella gestione del portale-contact center SuperAbile, da 15 anni leader nell’informazione sui temi della disabilità e della previdenza, sono oggi a casa, senza stipendio e con la concreta minaccia di essere licenziati.

E pensare che solo a novembre l’Inail dichiarava “Nitido esempio è il progetto SuperAbile, in cui la tecnologia informatica consente vicinanze e sostegni psicologici rilevanti. SuperAbile – è oggi un portale, un call center e una rivista. Ogni mese produce oltre 300 notizie, mentre il call center offre un servizio telefonico di consulenza con operatori in gran parte disabili. Il portale fino al 30 novembre scorso ha realizzato un milione 500 mila visitatori”. Lo scrivono in una nota congiunta Cigl FP Roma e Lazio, Cisl FP Roma e Lazio e Uil FPL Roma e Lazio.

Una ingiustizia che ricade sulle spalle di oltre 100 lavoratori del COIN, pur non essendo coinvolto nelle indagini della magistratura, ed avendo immediatamente provveduto ad escludere già il 3/12/14 le 2 cooperative ed i soggetti coinvolti nell’indagine della magistratura. Nonostante la repentina presa di distanza, la Prefettura il 17 dicembre scorso adottava un provvedimento di interdizione del COIN che causava l’immediata rescissione del contratto con l’INAIL per il servizio di contact center dedicato all’informazione ed alla consulenza sull’autonomia delle persone disabili che funzionava ininterrottamente da 15 anni.

Il Vice Presidente del Consorzio Sociale COIN Mario Dany De Luca e i soci cooperatori vogliono sottolineare come una rispettabile e giusta inchiesta stia generando una profonda ingiustizia che sta portando al licenziamento di operatori competenti ed esperti, in gran parte costituiti da persone disabili.

“Ad oggi non è stata data nessuna risposta da parte della Prefettura di Roma e dell’Inail  che vada nell’interesse dei lavoratori e della loro occupazione, per questo, conclude – Mario Dany De Luca- il COIN unitamente alla Cgil, Cisl e Uil ha convocato la manifestazione davanti la Prefettura in Piazza Santi Apostoli, affinché sia immediatamente convocato un tavolo tra le parti sociali e l’Inail a garanzia della continuità di un servizio importante a favore dei cittadini più deboli, che occupa a sua volta tanti lavoratori disabili, da oggi iscritti loro malgrado tra i “danni collaterali”.

Ufficio stampa: Serena Malta (338/4397566) Irene Ranaldi (348/9242721)

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