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Sinistra, l’Altra Europa si dà una forma

Assemblea nazionale, il 18 e 19 aprile, per la lista Tsipras, quella che vorrebbe essere la Syriza italiana. Ecco come partecipare

di Checchino Antonini

Raccolta firme per la lista Tsipras

Sarà la prima Assemblea nazionale, quella in programma il 18 e 19 aprile a Roma, che vedrà pienamente definito il “corpo sociale” della cosiddetta Lista Tsipras, che come tale potrà assumere in piena facoltà decisioni collettive. Si terrà tre settimane dopo la discesa in campo della “coalizione sociale” di Landini, a cui l’Altra Europa aderisce ma da cui non è ancora stata coinvolta perché – e questo è parso un paradosso – considerata alla stregua dei partiti (Sel e Prc) bollati da Rodotà come residuali e inerti. Si terrà quando ormai i giochi per le regionali (si voterà in Liguria, Veneto, Marche, Umbria, Toscana, Campania e Puglia) saranno fatti senza che la lista sia stata messa in grado di formulare una proposta unitaria (avrebbe prodotto divisioni) e, se i suoi partner fondatori si presenteranno contro il Pd, sarà solo perché il Pd ha deciso unilateralmente di rompere il centrosinistra. Perché la prossima tornata di amministrative difficilmente potrà leggersi con le lenti della regionalizzazione. La credibilità di Tsipras e Syriza s’è costruita nella capacità di non lasciarsi mai coinvolgere dalle logiche governiste del Pasok.

Alla scadenza ci si arriva in ordine sparso, più che lo scorso anno, con Sel che pare ormai disinteressata alla prospettiva e attende la fantomatica scissione del Pd e Rifondazione ha anime che ragionano su prospettive divaricanti. Ma va ricordato che la sola evocazione di una ricomposizione a sinistra, la suggestione di fare come Syriza, con i limiti evidenti di una costruzione ipotecata dai saggi e dalla presenza di Sel, ha raccolto più di un milione di voti alle europee (1.108.457, per l’esattezza).

Riuscirà la lista Tsipras a divenire un soggetto utile e attrattivo? Utile alla sinistra italiana ma, soprattutto, pronto a fare la sua parte perché il governo di Syriza sia meno solo nello scontro tra Tsipras e l’Eurogruppo. Utile alle lotte che, se avessero avuto una sponda politica credibile, forse non si sarebbero esaurite con l’autunno e avrebbero reso difficile la vita di chi stava per varare il jobs act. “Fare come in Grecia” dovrebbe essere l’indicazione perché nel nostro paese si sviluppi e si affermi una mobilitazione sociale contro le politiche di Renzi, (che sono la versione italiana di quelle Europee), per costruire le condizioni di una reale alternativa politica e sociale.

La qualità e il radicamento sociale del soggetto politico alternativo che si vuole costruire dipenderanno molto dall’esito dello scontro in atto. E valgono per la lista le stesse domande che attendono risposta dalla coalizione sociale: sarà inequivocabilmente alternativo al Pd? Riuscirà a sottrarsi allo sterile dilemma partiti sì-partiti no nell’attesa di un improbabile big-bang? Sarà capace di democrazia reale e di liberarsi dalla nomenklatura che ha certificato l’azzeramento elettorale e sociale di quella che fu la sinistra radicale?

Sarà dunque un’Assemblea di delegati e delegate, dovendo rappresentare l’insieme di coloro che, sottoscrivendolo nelle sue linee di fondo, hanno aderito al percorso. E dovendolo fare sulla base di una approfondita, chiara, trasparente discussione politica, non tanto su ciò che siamo quanto soprattutto su ciò che vogliamo essere. Una discussione che dovrà prima coinvolgere capillarmente i territori nelle assemblee provinciali che si terranno fra il 2 e il 15 aprile, per poi confluire nell’Assemblea di Roma, secondo le regole condivise che trovate qui:
http://listatsipras.eu/l-assemblea/il-regolamento.html

«Discuteremo – spiega la chiamata del Comitato di Transizione – delle tappe, modalità e contenuti di quel processo costituente rispetto al quale vogliamo metterci al servizio, per contribuire alla nascita anche in Italia di un soggetto politico ampio, credibile, innovativo, determinato a contendere la guida del Paese a chi ne sta al contrario preparando l’invivibilità. Un soggetto che dovrà essere infinitamente più ampio, coinvolgere parti di società e di militanza politica più estese e plurali, rimettere in movimento aree di popolazione e di elettorato disillusi, conquistare strati sociali e persone oggi anche molto lontani da noi.  Sapendo al contempo che – come abbiamo detto –  “non c’è più tempo”, che il tempo è ora.

Il corpo sociale in base al quale eleggeremo le delegazioni si determina sia con l’adesione individuale al percorso per l’assemblea nazionale sia attraverso la sottoscrizione facoltativa al documento nazionale “Siamo a un bivio” che può essere sottoscritto online al seguente indirizzo
http://listatsipras.eu/l-assemblea/sottoscrivi-siamo-ad-un-bivio.html
Chi lo ha già sottoscritto finora è considerato aderente al percorso e quindi fa già parte della platea del corpo sociale, così come chi aveva aderito fino al 13 marzo al secondo documento “Noi l’Altra Europa” (in quella data ritirato dai propri estensori), salvo diverse scelte individuali sempre comunicabili.

Le adesioni al percorso della nostra assemblea si raccolgono anche su scheda cartacea nei territori, nelle forme comunicate dai Comitati territoriali, oltre che on line sul sito:
http://listatsipras.eu/l-assemblea/come-partecipare.html

Chi ha aderito fino al 31 marzo potrà votare nelle assemblee provinciali, che sono comunque aperte a tutte le persone interessate dei territori.
 

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