E’ guerra in casa Le Pen, tra Marine presidente del FN e suo padre Jean- Marie, dopo che quest’ultimo ha ricordato favorevolmente il regime collaborazionista di Petain
di Mirna Cortese
Alla ricerca disperata di darsi una immagine meno radicale, Marine Le Pen, attuale presidente dell’estrema destra francese riunita nel Fronte Nazionale (FN), non ha gradito affatto le parole del padre Jean-Marie Le Pen che, in una intervista rilasciata alla rivista di estrema destra “Rivarol” ha usato parole di stima e difesa del maresciallo Philippe Pétain, il criminale che durante la Seconda Guerra Mondiale guidò il regime collaborazionista con la Germania di Hitler. Questo per quanto riguarda il passato, per il presente invece Jean-Marie Le Pen ha attacco l’attuale primo ministro francese, Manuel Carlos Valls, per le sue origini spagnole, così per altri dirigenti politici francesi. “Siamo governati da immigrati” ha dichiarato Le Pen padre.
“Parole fuori luogo” per Le Pen figlia quella del padre “il cui unico obiettivo è nuocere”. E ora si parla di espulsione dal Fronte Nazionale proprio di colui che lo ha fondato, nel 1972. Decisione che verrà presa il prossimo 17 aprile, dal comitato esecutivo del partito.
“Jean-Marie Le Pen sembra essere entrato in una autentica spirale per far terra bruciata e provocare un suicidio politico del Fronte” ha dichiarato Marine Le Pen, che ereditò dal padre la guida del partito nel 2011, aggiungendo: “La sua condizione di presidente onorario non lo autorizza a sequestrare il FN con grossolane provocazioni il cui unico obiettivo è nuocermi e che, disgraziatamente, potrebbe dare un duro colpo al movimento, ai suoi dirigenti e candidati, ai suoi militanti ed elettori” .
Ma non è detto, lo sproloquio pro-nazi e anti-immigrati di Le Pen padre potrebbe dare alla figlia maggiore visibilità e la possibilità di rimarcare la “neo” ideologia del FN, che si oppone sì al al “modello multiculturalista” ma in un ottica nazionalista tipica delle destre populiste.
In questo contesto, Marine Le Pen ha assicurato che farà il possibile affinché il nome del padre non appaia come capolista del FN alle elezioni regionali che si terranno alla fine dell’anno nella regione di Provenza-Alpi- Costa Azzurra (Francia meridionale). Una candidatura che invece il padre considera “legittima” perché in quel territorio ha avuto un terzo dei voti nelle ultime elezioni europeo. Alle reazioni della figlia e alle minacce di espulsione dal FN, l’86enne fondatore del partito si sarebbe limitato a rispondere: “Madame Le Pen si chieda se è utile ciò che fa”.