Il padrone lo vuole chiudere per via di un buco del bilancio tutt’altro che incolmabile. Popoff sta dalla parte di chi lavora al Giornale dell’Umbria
Dai colleghi de “Il Giornale dell’Umbria” riceviamo, e volentieri rilanciamo, il comunicato che annuncia lo stato di agitazione della redazione in seguito alla ventilata chiusura della testata da parte dell’editore per un buco in bilancio, pare, tutt’altro che incolmabile. Popoff è contro chi deturpa il paesaggio mediatico
dal Cdr e dall’Assemblea del personale dipendente del Giornale dell’Umbria
Il personale giornalistico e poligrafico del Gruppo Editoriale Umbria 1819 che edita Il Giornale dell’Umbria e giornaledellumbria.it, riunitosi in Assemblea alla presenza dei rappresentanti di Associazione Stampa Umbra e Ordine dei Giornalisti dell’Umbria, preso atto di una comunicazione scritta dell’Azienda e di una serie di informazioni verbali dei suoi rappresentanti, inerenti la situazione attuale e le prospettive immediate legate alla sorte della testata, ha deliberato di indire lo stato di agitazione, con mandato al Cdr di attuare le forme di protesta che si riterranno più adeguate.
L’Assemblea esprime preoccupazione per l’estrema incertezza delle volontà e strategie aziendali più volte rappresentate al Cdr, che potrebbero portare in tempi brevi al venir meno di una significativa voce di informazione nel panorama regionale.
L’Assemblea fa dunque appello alle Istituzioni, alle forze politiche, al mondo economico e sociale, affinché contribuiscano fattivamente alla definizione di un percorso che possa continuare a garantire la presenza di questa voce, nel primario interesse dei Lettori, di tutta la comunità umbra e del pluralismo dell’informazione.