Le autorità della Repubblica Popolare di Donetsk denunciano venticinque violazioni del “cessate il fuoco” nelle ultime 24 ore. Colpita di nuovo la città di Gorlovka, tra i morti una bambina di 11 anni
Di Giuseppe Bozzo
Venticinque violazioni del “cessate il fuoco” nelle ultime 24 ore, questa l’accusa che il Ministero della Difesa dell’autoproclamata Repubblica di Donetsk muove nei confronti del governo di Kiev, reo di aver bombardato con mortai per quattordici volte alcune città dell’est ucraino, mentre in due occasioni avrebbe fatto ricorso all’artiglieria.
Nella giornata di ieri, alcuni colpi sono stati sparati nell’area residenziale di Gorlovka – in ucraino Horlivka – cittadina dell’oblast di Donestk che dall’inizio del conflitto ha subito pesanti bombardamenti. Il bilancio fornito dalle autorità locali parla di tre civili morti, tra i quali una bambina di 11 anni, e quattro feriti. Secondo quanto riportato da Russia Tv, il personale della Repubblica Popolare di Donetsk ha informato la missione Osce di quanto accaduto. Le autorità di Kiev hanno smentito di aver attaccato la città, incolpando i ribelli.
La città di Gorlovka era già stata al centro di una dura battaglia tra il 20 luglio e il 6 settembre dello scorso anno, con l’esercito di Kiev intento a riprendere il controllo della città, considerato un punto strategico dal quale è possibile bloccare tutti i collegamenti verso Donetsk. Un ulteriore bombardamento si è verificato lo scorso gennaio.
Secondo quanto dichiarato da Eduard Basurin, vice ministro della difesa della Repubblica di Donetsk, a Rossiya24 channel, “se l’artiglieria [del governo di Kiev] fosse stata rimossa a 50 chilometri come pattuito, [l’attacco] non avrebbe raggiunto la città”. Il riferimento è agli accordi di Minsk, i cui termini, secondo il governo di Donetsk, sarebbero stati ampiamente disattesi.
Secondo i dati pubblicati dal Ministero, l’esercito ucraino avrebbe fatto fuoco verso i centri abitati di Shirokino, Ozeryanovka, Sahanka, Zhobunki, Grigorovka e Kalinovka. Inoltre, a Donetsk risultano colpiti la miniera di Oktyabrskaya e l’aereoporto.
Nelle ultime 24 ore si sono registrati anche scontri tra l’esercito ucraino e gli insorti. Secondo quanto dichiarato da Andriy Lisenko, portavoce militare del governo di Kiev, un soldato è stato ucciso mentre otto sono rimasti feriti. Due invece i soldati morti dichiarati dal Ministero della Difesa di Donetsk, altrettanti i feriti.