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Colorado: crollano i prezzi della marijuana

Nello stato Usa che ha liberalizzato il consumo ludico della canapa indiana shop affollati e prezzi in caduta

[di Julie Verhage  per bloomberg.com]

marijuana

Dopo averla sdoganata a scopo terapeutico – la produce a Firenze l’Istituto Chimico Farmaceutico Militare e la richiesta è tanta che si preparano a raddoppiare la produzione –  Italia si è cominciato di recente a parlare e a proporre la depenalizzazione dell’uso ludico della Canapa Indiana, con la possibilità di coltivazione e consumo secondo vari modelli sperimentati in altri paesi. C’è chi, nel frattempo, la depenalizzazione e la liberalizzazione ludica della Marijuana l’ha già decisa ed applicata, come lo stato Usa del Colorado. Questo articolo di bloomberg.com fa il punto della situazione a distanza di poco di più 12 mesi dalla proclamazione della libera Ganja, ma in Usa il mercato sta esplodendo e dove c’è mercato…

Una coltivazione industriale di Marijuana: lo stato americano del Colorado ha legalizzato da poco più di un anno l'uso ludico della Canapa Indiana, il mercato è in crescita, gli shop sono affollati ma i prezzi crollano
Una coltivazione industriale di Marijuana: lo stato americano del Colorado ha legalizzato da poco più di un anno l’uso ludico della Canapa Indiana, il mercato è in crescita, gli shop sono affollati ma i prezzi crollano

Una ricerca indica che il prezzo della marijuana in Colorado sta crollando

La gente si affolla per acquistare l’erba, ma non la pagano così tanto

È trascorso appena un anno  da quando il Colorado iniziò a consentire ai negozi di vendere marijuana a scopo ricreativo ed il mercato continua a crescere con rapidità. Ma ci sono delle nuvole all’orizzonte. Nicholas Colas ed il suo gruppo di studio alla Convergex, una società di brockeraggio globale con sede a New York,  ha realizzato la scorsa un’indagine su una serie di negozi che vendono marijuana in Colorado per avere un’efficace istantanea dello stato di questo nascente mercato.

Quello che ha scoperto è che i prezzi sono in discesa più di quanto ci si fosse aspettato, mentre invece il numero di persone che visitano i marijuana store è in aumento.

In particolare la ricerca ha evidenziato:

Dallo scorso giugno il prezzo medio di un ottavo di oncia [poco più di 3 grammi e mezzo: NdT] di cannabis per uso ludico sono crollati dai 50-70 dollari ai 30-45 attuali [rispettivamente, circa 45-65 e 40-25 € al cambio attuale: NdT];  un’oncia [poco più di 28 grammi: NdT] adesso è venduta per una cifra media  tra i 250 ed 300 dollari contro i 300 – 400 dello scorso anno.Più competizione ed espansione delle coltivazioni a contribuiro all acaduta dei prezzi, ma è anche un risultato naturale per ogni industria in fase di maturazione come distribuzione per cercare di trovare il prezzo di mercato equilibrato.

Una foto dello staff di uno dei più di 100 negozi che vendono erba a Denver capitale del Colorado
Una foto dello staff di uno dei più di 100 negozi che vendono erba a Denver, capitale del Colorado

Nonostante la caduta dei prezzi le vendite della marijuana per uso ludico restano sempre superiori a quelle dello scorso anno.

In base all’indagine le vendite in aprile sono aumentate del 98 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Tenendo conto di questo Colas prevede che gli store fatturino fino a 480 milioni di dollari quest’anno, ovvero che incrementino il proprio mercato del 50 per cento rispetto al 2014.

Uno degli aspetti che il gruppo di studio vuole evidenziare è rispetto al valore medio di ogni vendita che appare essere in diminuzione – forse anche in relazione alla perdita d’interesse della possibilità di comprare erba legalmente – così come sembra confermare un altro dato chiave:

Le informazioni che abbiamo raccolto nei negozi interpellati rivelano che ogni giorno in ciascuno di entrano tra i 100 ed i 300 clienti, ma spendono solo circa 50 dollari per ogni visita rispetto ai 100 dello stesso periodo dello scorso anno. Nella maggioranza dei negozi coinvolti nella ricerca la metà di questi clienti sono turisti… La tassa del 10 per cento sulla cannabis  a scopi ludici verrà abrogata quel giorno, il 16 settembre, in base ad una misura inclusa in un decreto divenuto legge all’inizio del mese con la firma del Governatore del Colorado John Hickenlooper [Partito Democratico: NdT]. Il provvedimento inoltre taglia permanentemente la tassa di vendita del 10 per cento sulla marijuana all’8 per cento nel 2017 nel tentativo di contenere il mercato clandestino.


La legalizzazione della marijuana in Colorado in un documentario
Comunque la popolarità dell’erba legale ha scatenato un’industria in rapida crescita che Colas paragona alla Silicon Valley. Lo studio descrive un camping chiamato “CannaCamp Mountain Resort” dove gli ospiti possono fare escursioni, divertirsi in teleferica ed arrostire marschmallow, il tutto fumando cannabis (purché ne abbiano di propria con se. La legge statale in fatti vieta al camping di venderla direttamente ai campeggiatori. I proprietario del CannCamp gestiscono anche 2 “Bud and Breakfast” [gioco di parole con la parola “bud”, che significa germoglio, e che in slang urbano viene utilizzata anche per indicare l’infiorescenza della marijuana: NdT].

Sotto, a partire dal 2000, il numero di ricerche con la parola marijuana su Bloomberg Terminal [Blomberg terminal è un terminal che consente di monitorare in tempo reale l’andamento dei mercati finanziari]

L'andamento del mercato mercato della cannabis dal 2000 ad oggi secondo Bloomberg terminal
L’andamento del mercato mercato della cannabis dal 2000 ad oggi secondo Bloomberg terminal

 

 [traduzione di Sergio Braga]

2 COMMENTS

  1. Sono ottantenne, astemio e non ho mai fumato nulla, ma sono del parere che la liberalizzazione delle droghe, non solo leggere, sarebbe/è necessaria, motivi? vari, primo rimarrebbe fregata la criminalità organizzata e i poliziotti “mele marce” che ci mangiano sopra, secondo ci sarebbe un introito per lo stao, terzo l’alcool negli anni’50 ha fatto più male della droga oggi, ricordo che in Belgio erano pochissimi i matrimoni che non si erano deteriorati per l’alcool………

    • Sono l’autore della traduzione e condivido pienamente il suo punto di vista. Occorre rompere con una cultura che antepone ipocritamente giudizi morali collettivi ai diritti individuali giudicando le persone per quello che sono e non per quello che fanno. C’è un altro punto, però, che giudico importante: l’uso terapeutico di alcuni stupefacenti naturali e di sintesi che è rimasto bloccato proprio in funzione di questo stigma. Gli oppiacei per la terapia del dolore che a causa della dipendenza sono relegati alle sole cure palliative, mentre in altre formulazioni, con minori rischi di dipendenza, potrebbero anche ad alleviare le sofferenze di molti malati cronici. La marijuana che oltre agli effetti palliativi, di stimolo all’appetito e di controllo della nausea indotta dalla chemioterapia, cura anche il glaucoma e sembra sia anche in grado di migliorare la qualità della vita di persone con disturbi mentali e neurologici, come l’epilessia (molte famiglie di bambini epilettici si sono trasferiti in Colorado proprio per questo motivo, ma questa è un’altra storia che racconterò più avanti e che riguarda gli aspetti sanitari, importanti, della riforma attuata da questo stato americano). Il LSD che oggi molti neuro-psichiatri propongono di utilizzare per la cura di alcuni importanti disturbi psichici come la schizofrenia. Ci sono molte sostanze neurolettiche ed anestetiche naturali che si contrappongono, spesso con minori effetti collaterali, a quelle di sintesi ma hanno nomi meno complicati, costano meno e, soprattutto, non sono sostenute dal marketing multinazionali farmaceutiche. Occorre educare all’uso corretto e alla consapevolezza dei rischi, scoraggiarne, se necessario l’uso, esattamente come si fa con il tabacco (che è molto più mortale, insieme all’alcol, di qualsiasi droga) ed incoraggiarne, dove possibile, l’uso terapeutico attraverso specifici percorsi sanitari e percorsi medici. In Italia stiamo intraprendendo questo percorso dopo anni di oscurantismo che hanno fatto centinaia di migliaia di morti e tante altre vittime, in termini di segregazione in carcere ed in comunità terapeutiche (o presunte tali) e costretto alla sofferenza o a cure maggiormente invasive altrettante centinaia di malati terminali e cronici, senza alcun beneficio concreto per la società e l’individuo. Ricordiamoci sempre, però che legalizzazione significa regolamentazione attraverso la legge, quindi comunque controllo, e non liberalizzazione come cercheranno di far passare i detrattori della legge, equilibrata e ragionevole nei vincoli che introduce, che si sta per discutere in parlamento.

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