A piazza Syntagma esplode la gioia dei greci. Il governo rilancia: “Un chiaro mandato per difendere le nostre posizioni”
di Popoff quotidiano
Aggiornamento 20.45: “Il governo può continuare i negoziati con i creditori grazie ad carta molto forte”, ha dichiarato il ministro del lavoro Panos Skourletis, visibilmente soddisfatto per il risultato finora ottenuto al referendum. Scrutinato ormai il 50,11% delle schede, il No rimane ancorato al 61,21%, mentre il Si resta al 38,79.
20.36: Il portavoce del governo greco Gavril Sakellaridis ha espresso la sua soddisfazione per il risultato raggiunto finora dal No. “Questo risultato dà al primo Ministro un chiaro mandato da parte del popolo”, un mandato “dato in circostanze molto difficili, che ne accrescono l’importnza. Dà al governo le istruzioni per difendere la sua proposta, la sua posizione, e i negoziati non partiranno dall’inizio. Ora, abbiamo bisogno di iniziare un negoziato importante su basi più solide”.
20:21 – Ad Atene sono iniziati i i primi festeggiamenti da parte dei sostenitori del No. Al momento è stato scrutinato il 39,37% delle schede. Il No ha raccolto il 61,06% dei voti, il Si il 38,94
Just movedon to Syntagmaitselfwherea carnivalatmosphereisbuilding up. Nota ‘yes’ in sight. pic.twitter.com/dSte9jmW95
— John Hooper(@john_hooper) 5 Luglio 2015
20:05 – Secondo Euclid Tsakalotos, capo della squadra che rappresenta la Grecia ai negoziati, il governo riuscirà a raggiungere un accordo con i creditori in tempi molto brevi. “C’è un nuovo mandato popolare – ha dichiarato a Star Tv – come sembrerebbe dimostrato dall’apparente risultato del referendum“.
19:53 – Scrutinato il 25, 42 delle schede, il divario viene confermato. No al 60,62%, Si al 39,38 19:25 – Con il 12,11% delle schede scrutinate il No appare in vantaggio con il 60,12% dei voti. Il Si è fermo al 39,88
La Grecia è con Syriza. La Grecia è con Tsipras e Varoufakis contro Fmi, Consiglio d’Europa ed Eurogruppo la loro irragionevolezza ed i loro ricatti. Questo sembra essere il risultato che filtra dalle prime proiezioni, realizzate da 4 differenti istituti di ricerca, che danno il no in vantaggio con una forbice che si collocherebbe intorno ai 10 punti. Anche The Guardian, secondo indiscrezioni, conferma un vantaggio del tra 8 e 10 per cento. Il risultato sostenuto da una buona partecipazione popolare con il superamento del quorum e circa un 65 per cento degli aventi diritto alle urne. Una vittoria della la larga partecipazione. “Oggi è un giorno di festa, perché la democrazia è una festa – dichiara Alexis Tsipras dopo aver votato – perché si può ignorare la decisione di un governo, ma non la decisione di un popolo”. Forte di questi sondaggi Syriza sta già pensando alle prossime mosse e si prepara ad inviare a Bruxelles una delegazione per trattare con Commissione ed Eurogruppo. Nel frattempo il Ministro delle finanze di Atene Varoufakis twitta fiducioso “potremmo avere un accordo in 24 ore”.
“In 24h we COULD have an agreement”, I said. But our toxic media rushed to report that I predicted an agreement within 24h. Go figure!
— Yanis Varoufakis (@yanisvaroufakis) 5 Luglio 2015
Al di là dei risultati, che attendono conferma, quel che è certo è che il negoziato non potrà procedere nella stessa direzione. Uno dei principali negoziatori greci con la troika, Euclid Tsakalotos, ha anticipato che le linee guida della strategia greca dopo il risultato del referendum si poggeranno su due pilastri: il rapporto del Fmi che riconosca che il debito greco è insostenibile e un nuovo mandato per Atene, appoggiata dalla volontà del popolo greco. “I nostri creditori devono farsi una ragione che la realtà è cambiata” ha dichiarato Tsakalotos a Sky News.