11.2 C
Rome
giovedì, Novembre 21, 2024
11.2 C
Rome
giovedì, Novembre 21, 2024
HomecultureMaduro dal Venezuela: “Que viva Grecia!!”

Maduro dal Venezuela: “Que viva Grecia!!”

Anche il presidente venezuelano festeggia la vittoria del No in Grecia, “una vittoria contro il terrorismo del FMI. Una vittoria anche nostra”

di Marina Zenobio

Il presidente del Venezuela, durante le celebrazioni per l'Indipendenza del paese, fa il segno di vittoria dopo aver saputo del risultato del referendum in Grecia
Il presidente del Venezuela, durante le celebrazioni per l’Indipendenza del paese, fa il segno di vittoria dopo aver saputo del risultato del referendum in Grecia

In Grecia il No ha vinto, una vittoria consistenza di un popolo che ha detto No ad un’Europa senza giustizia sociale. Le donne e gli uomini di Grecia che hanno votato no vogliono una Europa democratica, solidaria, dei popoli, che rispetti tutti e tutte: quell’altra Europa che con la scelta del popolo greco può diventare possibile.

E l’eco del risultato epocale di questo referendum ha travalicato l’Europa arrivando fino in Venezuela dove, il presidente Nicolas Maduro, è stato raggiunto dalla notizia della vittoria del No in Grecia durante il suo discorso alla celebrazione annuale per l’Indipendenza del Venezuela.

E’ stata l’ambasciata venezuelana ad Atene ad informare il presidente che non ha trattenuto la gioia: “Que viva Grecia, que viva su primer ministro Alexis Tsipras! (Viva la Grecia e viva il suo primo ministro Alexis Tsipras)” ha gridato dal palco Maduro aggiungendo che quella greca è “una grande vittoria contro il terrorismo finanziario del Fondo Monetario Internazionale. Una vittoria irreversibile che il popolo greco merita di celebrare nelle sue piazze”. Una vittoria che per il capo di stato del Venezuela, “è da considerare come una nostra vittoria, ed anche di tutti i valorosi popoli dell’America Latina”.

Per Diosdado Cabello, presidente dell’Assemblea Nazionale venezuelana e secondo dirigente di Rivoluzionare Bolivariana, ciò che è accaduto in Grecia “sarà la scintilla che darà fuoco alla prateria. I popoli del mondo inizieranno a parlare con la voce della Grecia, del valore, della dignità di  un popolo”. Ed ha poi aggiunto: “ai dittatori della moneta, che vadano alla ricerca di un altro business per fare affari”.

Già lo scorso 30 giugno Maduro aveva incoraggiato Tsipras e il popolo greco a “rompere i lacci” con il Fondo monetario interazionale e “tirarci fuori dal giogo”. In quell’occasione aveva formalmente e ufficialmente espresso al premier ellenico e a tutto il popolo greco la solidarietà e il supporto del popolo bolivariano, ricordando che, durante il governo del suo mentore e predecessore, Hugo Chavez, il Venezuela “tagli i suoi lacci” con Fmi e fermò il processo di privatizzazione del paese.

“Non abbiamo paura, fratelli e sorella di Grecia” aveva detto Maduro, “la via giusta è rompore con il capitale finanziario internazionale e con il Fmi, liberarsi dal giogo di chi pretende ingozzarsi con il sangue dei popoli, con il lavoro dei popoli, con la ricchezza dei paesi”. E il popolo greco non ha avuto paura.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Ultimi articoli

Lo squadrismo dei tifosi israeliani e il pogrom immaginario

Violenza ad Amsterdam: i fatti dietro le mistificazioni e le manipolazioni politiche e mediatiche [Gwenaelle Lenoir]

Ferrarotti è morto e forse la sociologia non si sente troppo bene

Vita e opere dell'uomo, morto il 13 novembre a 98 anni, che ha portato la sociologia in Italia sfidando (e battendo) i pregiudizi crociani

Un Acropoli che attraversa una città, recitando

A Genova va in scena, per la quindicesima edizione, il Festival di Teatro Akropolis Testimonianze ricerca azioni

Maya Issa: «Nessun compromesso sulla pelle dei palestinesi»

L'intervento della presidente del Movimento Studenti Palestinesi in Italia all'assemblea nazionale del 9 novembre [Maya Issa]

Come possiamo difenderci nella nuova era Trump

Bill Fletcher, organizzatore sindacale, sostiene che ora “il movimento sindacale deve diventare un movimento antifascista”. [Dave Zirin]