Ennesima provocazione dell’estrema destra croata alla commemorazione della rivolta di Srb del 27 luglio 1941
di Carlo Perigli
Provocazioni ustascia a Srb, in Croazia, dove nella giornata di ieri il Consiglio nazionale serbo e l’Alleanza anti-fascista croata hanno tenuto una cerimonia per commemorare l’anniversario dell‘insurrezione avvenuta il 27 luglio 1941 contro lo Stato indipendente di Croazia, guidato da Ante Pavelic grazie alla collaborazione di Italia e Germania.
L’evento è stato tuttavia disturbato dagli esponenti del Partito autoctono dei diritti, movimento di estrema destra noto anche per le sue posizioni “pro-vita” e per l’irredentismo manifestato verso alcune zone di Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Serbia e Ungheria. I “contro-manifestanti”, circondati dalle forze dell’ordine, hanno sbandierato i vessilli dello Stato indipendente di Croazia e intonato il coro ustascia “Za dom spremni – Per la patria pronti“, utilizzato dai fascisti croati nel corso della seconda guerra mondiale.
Gli aderenti a tale formazione politica sostanzialmente negano i crimini commessi dagli ustascia nei campi di sterminio, all’interno dei quali trovarono la morte circa 600mila serbi, 80mila rom e 34mila ebrei. Tristemente noto in questo contesto è il campo di concentramento di Jasenovac, retto da Ante Pavelic con l’appoggio dell’Italia fascista e della Germania nazista, all’interno del quale morirono circa 99mila persone. I membri del partito autoctono al contrario, nella migliore tradizione revisionista, riducono il numero complessivo delle vittime degli ustascia a circa 400.
Secondo Mirolad Pupovac, attuale presidente del Consiglio nazionale serbo, la protesta è stata organizzata da persone trasportate dall’odio, che vorrebbero espellere nuovamente i serbi. Ha aggiunto che il Consiglio e le altre organizzazioni antifasciste si sono riunite a Srb non per glorificare la guerra e spargere odio, ma per lo stesso motivo per cui i ribelli si riunirono 74 anni fa, per vivere in pace in un paese dove la legge sia uguale per tutti.
Nel luglio 1941 a Srb, villaggio a maggioranza serba, ebbe luogo una rivolta popolare, alla quale parteciparono anche i partigiani jugoslavi, contro la politica genocida portata avanti dagli ustascia. Durante la Repubblica Socialista di Croazia la rivolta di Srb del 27 luglio venne commemorata come il Giorno della Lotta Antifascista. In seguito alla dichiarazione di indipendenza croata, quest’ultima data è stata spostata al 22 giugno