Contestazioni all’arrivo a L’Aquila del successore di Berlusconi a Palazzo Chigi. A L’Aquila No Triv, studenti e Cobas contro Renzi
di Ercole Olmi
La polizia blocca la partenza del corteo anti Renzi a L’Aquila ma, al grido di ‘L’Aquila libera’ un folto gruppo di rappresentanti dei comitati antipetrolizzazione stanno manifestando a pochi metri da palazzo Fibbioni sede del comune dove Matteo Renzi era atteso ma non sarebbe mai arrivato preferendo arrivare direttamente al Gran Sasso Science Institute, dalle parti della Villa. I manifestanti hanno forzato pacificamente i posti di blocco. La polizia li ha fermati e sta cercando di ricacciarli indietro. Anche lancio di fumogeni dalle fila dei manifestanti, una persona è rimasta contusa. Al momento in cui scriviamo ci segnalano tensione iniziata alla Fontana luminosa, in una zona opposta alla Villa comunale dov’era atteso il successore di Berlusconi, si sono concentrati associazioni e comitati ambientalisti, no triv e lavoratori della scuola, le forze della sinistra radicale, i movimenti (3.32, Forum acqua, Nuovo senso civico, Zona22, collettivo Uallò Uallà, Cobas, Rifondazione, Legambiente, Wwf), che intendono contestare il presidente del Consiglio. Dopo mesi e mesi di annunci e promesse mancate, ora è ufficiale: il premier Matteo Renzi sarà all’Aquila oggi pomeriggio, per un incontro con le autorità locali.
La notizia della visita di Renzi, di ritorno dal meeting di Rimini, anticipata domenica scorsa da Il Messaggero, era stata smentita in un primo momento dal sindaco Cialente, in occasione dell’accensione dei fuochi della Perdonanza Celestiniana. Si tratta della prima visita di Renzi nel cratere abruzzese. Il Premier si intratterrà qualche minuto a Palazzo Fibbioni con il sindaco Massimo Cialente, la senatrice Stefania Pezzopane, star delle riviste di gossip per via del suo matrimonio con un fusto cubano, il discusso presidente della Giunta regionale Luciano D’Alfonso e il vice Giovanni Lolli, per un incontro blindatissimo che anticiperà la riunione allargata che si terrà, invece, nell’aula magna del Gran Sasso Science Institute. Sul tavolo, l’annosa questione legata alla restituzione delle tasse per le imprese terremotate, pretesa dell’Unione Europea, ma anche la legislazione del governo centrale sulla ricostruzione del cratere. D’Alfonso con una lettera aperta pubblicata su ‘Il Centro’ aveva accennato anche alla copertura finanziaria della infrastruttura che dovrebbe collegare più velocemente il capoluogo con Pescara, all’uscita dal commissariamento della sanità, alla connessione alle reti Ten-T, alle trivellazioni petrolifere in Adriatico.
Renzi dovrebbe intrattenersi in città per poco più di un’ora. All’alba, come spiega News-town.it nella diretta dell’evento, il sindaco Massimo Cialente ha aperto la crisi della maggioranza di centrosinistra, ritirando le deleghe all’assessore Giancarlo Vicini del Partito Socialista e annunciando un imminente confronto con le altre forze che sostengono la sua Giunta, sospesa in vista dell’incontro con Renzi.
«Veniamo chiamati a fare da spettatori all’ennesima passerella istituzionale sul suolo aquilano – dichiara William Giordano, coordinatore cittadino dell’Unione degli Studenti L’Aquila (6 mila bambini e ragazzi aquilani hanno ancora la loro scuola in containers) – alle promesse mai mantenute sui tempi della ricostruzione e alla futile ricerca di consensi e mediaticità da tempo opponiamo percorsi di partecipazione attiva e reale in grado di orientare il processo della ricostruzione sulla base del soddisfacimento dei bisogni della popolazione studentesca aquilana. Non è un caso se la nostra città ha raggiunto picchi di mobilitazione contro La Buona Scuola del Governo Renzi. Ci siamo opposti a un modello autoritario di scuola e al definitivo smantellamento della scuola pubblica e abbiamo saputo avanzare valide proposte alternative, ma ci siamo trovati di fronte un Governo sordo nei confronti delle rivendicazioni di chi si è mobilitato. Renzi ha già dimostrato di procedere per forzature democratiche e di rifiutare il confronto con i corpi intermedi. Per questo a L’Aquila non è il benvenuto». «Noi studenti abruzzesi ci siamo sempre schierati in difesa del territorio perché riteniamo che siano più importanti la flora e la fauna della nostra costa e l’economia turistica balneare ed enogastronomica dell’Abruzzo. Non accettiamo che possano essere presi spazi di esibizionismo per fare retorica sulla ricostruzione dell’Aquila da chi si sta facendo promotore di un’aggressione al territorio abruzzese senza precedenti».