Da un mercatino per vendere i vestitini usati dei loro bambini nasce a Bologna l’idea di una boutique solidale
BOLOGNA – Cappelli, abiti, borse, scarpe, libri, giocattoli fanno bella mostra di sé sugli scaffali di “Re-use for good”, boutique solidale attiva da novembre 2014 e creata da un gruppo di amiche che, da tempo, si occupa di sensibilizzare i cittadini sul riutilizzo e il riciclo, organizzando mercatini vintage ed eventi per dare una seconda vita agli oggetti. Sì, perché tutto ciò che si trova in esposizione è usato e rimesso a nuovo dalle volontarie dell’associazione “Re-use with love”. Oggi l’associazione raccoglie circa 70 persone tra soci e volontari che, nel loro tempo libero, raccolgono e selezionano il materiale destinato al mercatino vintage, che solitamente si svolge a ottobre, mentre i capi non destinati alla vendita vengono distribuiti attraverso il negozio. La particolarità di questa boutique? Tutto ciò che si trova in esposizione è gratuito per famiglie e persone in situazione di difficoltà segnalate dai servizi sociali del Quartiere Santo Stefano, del Comune di Bologna e degli ospedali.
Sono partite in 3 con un mercatino solidale, dove vendere i vestitini usati dei loro figli ormai diventati grandi e poi hanno continuato, devolvendo il ricavato di volta in volta a un progetto diverso. Poi è arrivata l’idea di fondare un’associazione (in una quarantina) e grazie a un bando del Comune che ha messo loro a disposizione uno spazio (un locale con magazzino, in via Savenella, in pieno centro a Bologna)hanno aperto il negozio. In stile vintage e country chic, “Re-use for good” (nome scelto perché può essere inteso come ‘riutilizzo di un bene’ o riutilizzo per fare del bene’) dà la sensazione a chi vi accede, persone e famiglie in difficoltà, di entrare in un negozio vero, dove poter scegliere vestiti e altri oggetti invece di riceverli attraverso la beneficenza.
Negli anni “Re-use with love” ha sostenuto diversi progetti: nel 2010 ha contribuito alla costruzione della scuola Riacho Grande in Brasile da parte dell’associazione Padre Kolbe onlus, nel 2011 ha aiutato l’associazione Bibli-Os che ha allestito una biblioteca per i bambini ricoverati all’Ospedale Gozzadini di Bologna, nel 2012 ha sostenuto la Fondazione Irma Romagnoli, impegnata nel sostegno ai bambini disabili di una scuola di Mirandola (Modena), colpita dal terremoto, nel 2013 ha scelto Bimbo tu onlus per dotare il reparto di Neurochirurgia pediatrica dell’Ospedale Bellaria di Bologna di camere nuove e di una terrazza, nel 2014 ha aiuto Pollicino onlus ad acquistare un ecografo d’urgenza e altre apparecchiature elettromedicali per il Pronto soccorso pediatrico dell’ospedale Gozzadini e nel 2015 ha sostenuto la costruzione di un centro medico a Nsaka, in Congo, che oltre all’assistenza svolge un’opera di educazione igienico-sanitaria, in particolare per le donne. (lp)
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