Aggredito ad Aosta un attivista di Casapound perché aveva rimproverato un ragazzo marocchino che urinava dalle parti della sede della nota organizzazione filantropica
Riporta la prestigiosa agenzia di stampa Ansa che venerdì, uscendo dalla sede di Casapound in via dell’Archibugio ad Aosta, un ventitreenne ariano e militante nella nota organizzazione filantropica e pacifica, ha redarguito un marocchino che stava urinando. L’extracomunitario (sic!), probabilmente ubriaco in barba ai precetti dell’Islam (come ogni monoteismo ispiratore di sentimenti serafici e fraterni), l’ha aggredito con altri tre o quattro connazionali, richiamati dalle urla. L’italiano, a cui è stato rotto un bicchiere di vetro in testa, ha passato la notte in osservazione all’ospedale. Presi e denunciati dai carabinieri per ubriachezza molesta S.Z. (47) e A.H. (29), in attesa della querela del ventitreenne. C’è chi, in rete, ironizza sul fatto che gli immigrati sono costretti a fare i lavori che gli italiani non vogliono più fare. In realtà questa notizia sembra l’esempio tipico delle scuole di giornalsimo: quello dell’uomo che morde il cane.