Settanta storie di un altro calcio, fatto di uomini con le loro vite e le loro passioni. Le ha raccontate Carlo Martinelli in “Campo per Destinazione”
di Carlo Perigli
Tecnicamente parlando, il “campo per destinazione” è quella fascia di terreno, composta dallo stesso materiale del terreno di gioco, che si estende per almeno un metro e mezzo oltre le linee perimetrali. Un mondo quasi a parte, popolato da guardalinee, arbitri di porta, giocatori in fase di riscaldamento, raccattapalle e panchine. Non è quindi un caso che Carlo Martinelli – già autore di “Storie di pallone e bicicletta” e “Un orso sbrana Baricco” – abbia scelto questo nome per il suo nuovo libro, un viaggio scandito da settanta storie brevi e significative, autentici manifesti di un modo di intendere il calcio non solo lontano, ma in netto e deliberato contrasto con lo spettacolo mainstream e le sue invadenti – pardon, dominanti – logiche commerciali.
Così, spezzate le catene della narrazione ufficiale e accantonati i protagonisti solitamente imposti, “Campo per destinazione” diventa una comoda e utile guida all’interno di un calcio che vive dei suoi interpreti e delle loro vite, che contamina e viene a sua volta contaminato da mondi solo all’apparenza estranei. Si vengono quindi a scoprire le qualità di Albert Camus tra i pali, la passione di Pasolini per il calcio e quella di De Andrè e Jannacci per Genoa e Milan, fino ad arrivare alla presenza dell’insospettabile Marylin Monroe. Allo stesso modo, si raccontano il rifiuto anti-nazista di Sindelar e lo scioglimento da parte del III Reich del Club Hakoah Vienna, la vitalità delle tifoserie ribelli e popolari di St. Pauli e Union Berlino, la scelta “antagonista” di Dino Pagliari e dell’anti-franchista Rafael Sanchez Guerra. Ciò che colpisce maggiormente è la determinazione di Martinelli nel fornire al lettore una serie continua di aneddoti e personaggi originali e interessanti, che rendono la sequenza dei racconti fluida e scorrevole. Si susseguono così le gesta di Apahurov e la follia di Sekularac, gli eventi tragici che colpirono Almir Pernambuquinho, Pepe Soares, Gigi Meroni e Robert Enke, e gli incancellabili ricordi che inevitabilmente ci legano a Gianni Brera, Nicolò Carosio e Sandro Ciotti. Presente anche un pizzico di orgoglio trentino, con il ricordo di Carlo Sartori, primo giocatore non britannico a giocare nel Manchester United, e Nicola Goicovic, portiere del Cavalese che si ritrovò a dover fronteggiare un certo Giuseppe Meazza.
È un libro che consiglierei? Diciamo che dipende dal lettore che ho davanti. Come ha scritto Stefano Bizzotto, che del testo ha curato la prefazione, “se siete cultori del sensazionalismo, se vi affascina il giornalismo “gossipparo”, se dei calciatori vi piacciono le imprese fuori dal campo più di quelle sul campo, allora potete tranquillamente risparmiarvi l’ultima fatica di Carlo Martinelli”.
CAMPO PER DESTINAZIONE.
70 STORIE DELL’ALTRO CALCIO
di Carlo Martinelli (prefazione di Stefano Bizzotto)
Edizioni InContropiede – 2014
128 pagg
13,50 €
‘Campo per destinazione’, storie di un calcio che bisogna raccontare
www.storiedelboskov.it