[Della Grecia oramai non si parla più. Noi sottoscriviamo il comunicato di Unità Popolare per lo sciopero generale del 12 Novembre, per essere al fianco delle lavoratrici, dei lavoratori e di tutto il popolo greco obbligato a sottostare al Memorandum imposto dalla troika europea]
Comunicato di Unità Popolare
TUTTI E TUTTE IN SCIOPERO GENERALE IL 12 NOVEMBRE CONTRO L’AUSTERITÀ E I MEMORANDUM ORGANIZZIAMO LOTTE UNITARIE E DI MASSA
Il governo SYRIZA – ANEL, con l’applicazione delle misure del 3° memorandum e il voto delle azioni prioritarie, prosegue ora nell’applicazione di un uragano di misure contro la classe operaia e gli strati popolari più poveri.
Il rapporto della Commissione dei «Saggi» per il sistema della sicurezza sociale, costituisce un autentico manifesto thatcherista dal virulento carattere antisociale, sostenendo lo smantellamento integrale della sicurezza sociale, la soppressione delle pensioni, e l’estrema pauperizzazione dei pensionati. Il governo riserva alla Commissione dei «Saggi» Iniziano gli effetti del memorandum applicato dal governo Syriza e Anel. Dopodomani lo sciopero generale. Ecco il comunicato di Laiki Enotita, Unità popolaril ruolo di battistrada per la distruzione delle pensioni e dei diritti della sicurezza sociale, promossa da questa commissione e concordata con la troika nel quadro del 3°memorandum.
La continua rapina fiscale a livelli mai raggiunti prima, le riduzioni dei salari e delle pensioni, indotte dalla nuova griglia, la soppressione dei contratti collettivi e i nuovi attacchi in arrivo per ridurre a zero i diritti dei lavoratori e i diritti sindacali, ecco la realtà e il futuro che questi preparano.
Sanità pubblica e istruzione vanno a pezzi. I posti vacanti nelle scuole di tutta la Grecia non vengono coperti; negli ospedali pubblici numerosi reparti si ritrovano senza medici, senza personale infermieristico; gli ospedali sono minacciati di chiusura. I porti, gli aeroporti, l’energia, l’acqua sono svenduti, così come immensi terreni dello Stato. Gli espropri, comprese le prime case, saranno una realtà dopo la cessione dei «prestiti in rosso» agli speculatori internazionali.
Anche l’anemica promessa del governo di «addolcire» le pesanti misure del memorandum con contromisure sociali, sta ormai crollando. Niente misure compensatorie per l’IVA al 23% per l’insegnamento privato, né per coprire i 5 euro del ticket di accesso all’ospedale. Il governo non ha soluzioni né misure compensatorie per attenuare la miseria del popolo, perché non ha alcuna intenzione di entrare in conflitto con i creditori, l’UE e il capitale nazionale, che impongono le politiche memorandarie.
Le sole misure suscettibili di rompere l’austerità delle politiche dei memorandum sono: la tassazione della ricchezza, la nazionalizzazione delle banche e la rinazionalizzazione degli organismi e imprese pubbliche che sono state privatizzate, la cessazione dei pagamenti ai creditori, l’annullamento del debito e l’uscita dall’eurozona.
Allora disporremmo della liquidità necessaria per salvare le casse dell’assicurazione malattia e delle pensioni, ridurre la disoccupazione, finanziare l’istruzione e la sanità pubbliche.
Con le nostre lotte possiamo fermarli. Il successo dello sciopero generale del 12 novembre deve diventare un impegno di tutti.
Unità Popolare è presente, e continuerà ad esserlo in modo dinamico, nelle lotte del popolo e dei lavoratori, ora come in futuro, sforzandosi di contribuire al loro coordinamento e alla loro intensificazione, come anche alla creazione di un nuovo fronte di lotte operaie per rovesciare l’austerità e le politiche memorandarie.
- No alla riduzione delle pensioni e all’innalzamento dell’età minima pensionabile. Per un sistema di sicurezza sociale pubblico, universale, solidale e ridistributivo per tutti
- Aumento del finanziamento pubblico nei settori dell’istruzione e della sanità. Copertura immediata dei bisogni sui posti vacanti con l’assunzione delle persone titolari
- No alla privatizzazione dei porti, degli aeroporti, e dei beni pubblici
- No alle imposte medioevali, e alla rapina fiscale contro gli strati popolari, soppressione dell’imposta fondiaria unica (ENFIA), ristabilimento del livello minimo d’imposta sui redditi a 12.000 euro all’anno per persona
- Nessuna casa, nessuna abitazione in mano ai banchieri – Annullamento dei debiti delle famiglie popolari