Un nuovo Statuto dei lavoratori e un referendum contro il Jobs act. Il 21 novembre la Fiom torna in piazza. E Maurizio Landini annuncia su Left: «Da metà gennaio la Cgil consulterà i suoi 5 milioni e mezzo di iscritti»
Un nuovo Statuto per i diritti di tutti lavoratori. E referendum abrogativi per cancellare leggi sbagliate, come il Jobs act. Il 21 novembre la Fiom di Maurizio Landini torna in piazza Da metà gennaio alla fine di febbraio 2016, la Cgil consulterà i suoi 5 milioni e mezzo di iscritti. Poi allargheremo le alleanze, per vincere è necessario costruire partecipazione. La manifestazione di sabato 21 ha al centro il rinnovo del Contratto nazionale dei metalmeccanici, ma anche l’opposizione alle politiche del lavoro – e non solo del lavoro – del governo Renzi. Con le spalle forti di chi, da sei mesi, punta a un percorso collettivo con la Coalizione sociale, questa volta Landini trascina in piazza i metalmeccanici per rivendicare i diritti dell’intero mondo del lavoro. E alza il tiro con un nuovo Statuto dei lavoratori, di tutti i lavoratori, e gli imminenti referendum abrogativi. «Che la manifestazione della Fiom non sia solo un affare dei metalmeccanici dimostra che oggi, per ottenere determinati risultati, devi allargare la tua rappresentanza», il leader della Fiom ne è certo. Con un’intervista a Tiziana Barillà sul settimanale Left, il leader della Fiom, spiega perché si torna in piazza a pochi giorni dallo choc di Parigi e in un contesto di frustrazione di ampi settori di lavoratori. Che ne sarà della Coalizione sociale e dello stesso sindacato dopo l’avvento del jobs act? E qual è la distanza tra Landini e il cosiddetto soggetto unitario della sinistra che sembra delinearsi da qui alle prime settimane del 2016? Le risposte nell’intervista a Left e nel dispiegarsi del corteo di Roma.
la CGIL ha resuscitato i morti per fargli votare il documento Camusso all’ultimo congresso, il deficit di regolarità nell’espressione di questo voto è un dato di fatto, inoltre le richieste di verifica non sono mai state accettate, perciò la consultazione referendaria che vuol lanciare Landini, con queste premesse, risulta svuotata di senso; chi fosse interessato troverà la lettura di questo articolo interessante, ancorché deprimente http://www.vicenzapiu.com/leggi/la-cgil-risuscita-i-morti-purche-votino-camusso
Per conto mio Landini è un pericolo per il paese.