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Madonnina fai che Bergoglio… Riecco monsignor Negri

«Speriamo che la Madonna faccia il miracolo come con quell’altro…». L’ennesima frase infelice del vescovo di Ferrara. Stavolta ce l’ha con Bergoglio per la nomina di due preti di strada a vescovi di Bologna e Palermo

di Checchino Antonini

monsignor Negri e l'ateo devoto Giuliano Ferrara
monsignor Negri e l’ateo devoto Giuliano Ferrara

Stavolta l’hanno intercettato su un Frecciarossa, in prima classe come si conviene al rango, mentre invocava la Madonna per un miracolo. Monsignor Negri, vescovo di Ferrara e Comacchio. All’apparenza non ci sarebbe nulla di male se un arcivescovo si mette a invocare la beata vergine. Piuttosto discutibile se il miracolo richiesto è quello di far schiattare il papa in carica, «come quell’altro» e per “altro” si intende Giovanni Paolo I, sopravvissuto solo 33 giorni sullo scranno di Pietro. Secondo Estense.com, informatissimo sito ferrarese, l’invocazione è avvenuta lo scorso 28 ottobre davanti a testimoni. «Speriamo che la Madonna faccia il miracolo come con quell’altro…», ha detto dunque monsignor Negri, vescovo a Ferrara e alto papavero di Comunione e liberazione, soggetto mistico-affaristico che popola la cronaca politica e giudiziaria, di cui lui è una sorta di Zdanov. Sembra che a fargli invocare la madonna sono state le recenti nomine a vescovo da parte di Bergoglio dei cosiddetti preti di strada nelle diocesi di Bologna e Palermo. «Cose mai viste. A Caffarra ho promesso di far vedere i sorci verdi a quello lì (il nuovo vescovo di Bologna, Matteo Zuppi, ndr)», è stato sentito dire al telefono con Renato Farina (indimenticato “agente Betulla”, biografo di don Giussani, vicedirettore di Libero quando collaborava con i servizi segreti fornendo informazioni e pubblicando frottole su commissione). Non va meglio a Corrado Lorefice, nominato a Palermo e “allievo” di Lercaro e Dossetti, «due che – secondo Negri – hanno distrutto la chiesa italiana». «È uno scandalo. Incredibile, sono senza parole. Non ho mai visto nulla di simile», si legge ancora sul Fatto. Poi l’interlocutore torna a essere l’assistente: «Sono nomine avvenute nel più assoluto disprezzo di tutte le regole, con un metodo che non rispetta niente e nessuno».

Ogni giorno si alza alle 6, monsignor Negri, e l’ultimo pensiero della giornata: «Rifletto sul destino, sui compiti da assegnare ai miei preti. E dico a Gesù: cerca di evitare di farmi fare cazzate». Ma con lui anche Gesù arranca. «Mai avrei detto nella mia vita di dover esprimere solidarietà ad un Papa e due Vescovi, ma oggi mi pare sia doveroso – dice il consigliere comunale di Ferrara Leonardo Fiorentini (indipendente nella lista di SEL) – è con autentico e sincero dolore che ho letto oggi le frasi del vescovo Negri, carpite su un Frecciarossa. Non sappiamo se siano opinioni reali, pur non essendoci stata ancora nessuna smentita. Purtroppo risultano verosimili. Sono frasi davvero brutte e pericolose, in primis per la comunità cattolica della nostra città, l’unica alla quale il Vescovo Negri ha sinora fatto vedere i “sorci verdi” e dalla quale è ora naturale aspettarsi un sussulto di orgoglio». D’altronde Negri dovrebbe saperlo che il demonio è in agguato visto che lui stesso dà lezioni di esorcismo nei corsi dei Legionari di Cristo. Così, le sue parole che sembrano fluire senza filtri, riempiono le cronache estensi e, spesso, sono così forti da varcare i confini della diocesi. Ossessionato dal ’68, dal gender, dall’illuminismo, dall’aborto, dalla masturbazione, dalla cura per i capelli, da internet, dalla curiosità per gli Ufo, dalla movida, Negri non mostra imbarazzo alcuno in compagnia di Berlusconi da cui si aspettava grandi cose, quand’era premier, su vita, famiglia, libertà di istruzione.

Le uscite pubbliche di Negri – è stato già scritto su Popoff – vanno a comporre negli anni un sillabario così bizzarro e temibile da finire anche sul Washington Post. Negri si scaglia contro la fecondazione assistita (Ebola spirituale), i registri delle coppie di fatto, la Ru486, le zucche di Halloween (roba da satanisti), la meditazione yoga, film come Le Streghe di Salem («un misto di satanismo, oscenità, offese alla liturgia e alle realtà ecclesiali che rasenta livelli difficilmente tollerabili»), la filosofia new age e i tarocchi, gnosticismo, millenarismo, panteismo, relativismo, sincretismo finanche il salutismo. E poi ufologismo, magia, occultismo, stregoneria, divinazione e cartomanzia. A far scattare le antenne del corrispondente Usa sono state alcune analisi sulla crisi economica che hanno prima mozzato il fiato ai ferraresi, sempre grazie agli attenti cronisti di Estense.com: «La legge sull’aborto non ha consentito di venire al mondo ad oltre sei milioni di italiani e la scarsità di figli ci ha fatto sprofondare in questa crisi economica». Lo «tsunami» del gender lo turba da tempo al punto da sospettare una “congiura” del “pensiero unico radicale”. E la legge sull’omofobia? «E’ un delitto contro Dio e contro l’umanità», «un reato di opinione che evoca i tempi torbidi delle ideologie statali che sembravano superati per sempre». «Chi continuerà a fare riferimento alla grande tradizione eterosessuale dell’occidente rischia di essere inquisito se esprime pubblicamente le proprie convinzioni». «Assurdo che un cardinale spagnolo sia stato iscritto nel registro degli indagati per avere ripetuto più volte un passo di San Paolo che ricorda come l’omosessualità è una devianza grave».

Meglio le Crociate, per Negri – «movimento di fede, impeto gratuito e missionario», non fosse per questioni turistiche: «Noi – cristiani del Terzo millennio – alle Crociate dobbiamo molto. Dobbiamo che non si sia perduta la possibilità dei grandi pellegrinaggi in Terra Santa». «La fede dei crociati si è espressa nella violenza, ma non l’ha mai generata, una fede che è Una, e aveva bisogno del Corpo, di Gerusalemme». Anche oggi l’islam è nel mirino del prelato: «Forse c’è una prevalenza della volontà di dialogo a ogni costo che deprime la verità». Ma un pezzo della Chiesa ripudia la guerra?! «Ci vuol ben altro che un po’ di pacifismo d’accatto e di cattolici che sfilano egemonizzati dai sindacati!».

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