Un convegno a Teramo, la città di Davide Rosci: “Chi devasta e saccheggia è il capitale! Le contraddizioni di un reato ereditato dal fascismo”
di Italo Di Sabato/Osservatorio sulla Repressione
“Il 9 novembre Il ministero dello Sviluppo economico, contro il parere e le volontà di Enti Locali e popolazioni, ha dato di fatto il via libera al progetto di trivellazione in mare “Ombrina Mare 2”. Un progetto che “devasterà” irrimediabilmente la costa adriatica e produrrà solo profitti per le società petrolifere che da tempo hanno “saccheggiato” il territorio. Tutto questo è “legale” è permesso dalle leggi vigenti a partire dallo “Sblocca Italia”
A Bussi la “discarica dei veleni” della Montedison ha irrimediabilmente inquinato le falde acquifere “devastando” l’ecosistema, “saccheggiando” il territorio compromettendo l’ambiente e la salute dei cittadini. Per la magistratura “il fatto non sussiste”!
Negli ultimi anni, sul piano legislativo e dell’azione penale, si è intensificato l’aspetto repressivo e l’allarme sociale contro il “nemico interno” utile a distogliere l’attenzione dalle responsabilità di chi ha provocato la crisi sociale, economica e ambientale che stiamo vivendo: licenziamenti, delocalizzazioni, aumento del precariato e dei livelli di sfruttamento della forza lavoro, contrazione dei salari, abbattimento della spesa sociale, il tutto accompagnato da scandali, ruberie, truffe, che hanno visto in combutta uomini politici e imprenditori, istituzioni pubbliche e capitali privati in un’opera incessante di devastazione dell’ambiente e del territorio e di saccheggio della ricchezza sociale prodotta dalle classi subalterne.
Ma “Devastazione e saccheggio” oltre ad essere una evocazione potente di quello che ci circonda è un reato che arriva direttamente dal codice Rocco, il codice penale fascista ancora in vigore nel nostro paese.
Grazie a questa particolare norma giuridica è possibile infliggere condanne che vanno dagli 8 ai 15 anni senza dover materialmente provare una condotta criminosa. E’ sufficiente trovarsi in un luogo dove ci sono dei disordini, venire fotografati o riconosciuti, sorridere o dimostrare “empatia” nei confronti di quello che accade. E’ accaduto nel processo per il g8 di Genova, e accaduto a Davide Rosci per i fatti del 15 ottobre 2011, sta accadendo ora con frequenza sempre più allarmante.
Ultimamente si è fatto un gran ricorso a questo capolavoro penale e a molti altri, proprio contro i movimenti sociali che si sono opposti alla devastazione e al saccheggio di cui si parlava prima. Denunce di ogni tipo, arresti e carcerazioni preventive, obblighi di firma e di dimora nei confronti di chi ha provato a costruire strade alternative dentro la crisi: basta un magistrato zelante e il gioco è fatto.
Il rischio più che concreto che abbiamo di fronte è che il reato di “devastazione e saccheggio” diventi la scure in mano alla magistratura per recidere il conflitto sociale, per punire in misura abnorme ogni manifestazione di conflitto che non rientri nel recinto della compatibilità del “pensiero unico” e del profitto.
Quindi ci chiediamo: Chi sono i veri devastatori e saccheggiatori??? Chi devasta e saccheggia?? Davide Rosci o chi avvelena terra, aria e acqua, dà il via libera a Ombrina, alla cementificazione selvaggia, allo Sblocca Italia?
Per dare vera solidarietà e aiutare concretamente DAVIDE ROSCI ad affrontare le notevoli spese legali invitiamo tutti ad inviare un bonifico al seguente conto corrente
IT 36V 0200815304000103781174 codice BIC: UNCRITM1775
Intestato a DI FEBO FIORELLA (la mamma di Davide) .
LA SOLIDARIETA’ È UN’ARMA, USIAMOLA!
TERAMO 27 NOVEMBRE ORE 20,30, SALA CONFERENZE HOTEL ABRUZZI, Viale Mazzini, 18 (zona Tigli)
Davide Rosci continua a scontare un’ingiusta e pesante condanna nel carcere di Castrogno inflitta sulla base del famigerato reato di “devastazione e saccheggio” (articolo 285 Codice Penale) ereditato dal fascismo mentre in Abruzzo come in tutta Italia si moltiplicano le autorizzazioni a interventi assai impattanti su ambiente e beni comuni grazie alle norme approvate dai governi Berlusconi, Monti, Letta, Renzi.
Proprio in Abruzzo l’opposizione di cittadini e enti locali al progetto di raffineria galleggiante a pochi km dal Parco nazionale della Costa Teatina è stata ignorata dal governo Renzi. Prima di essere di nuovo arrestato con la condanna definitiva, nel suo brevissimo periodo di libertà, Davide aveva partecipato a Lanciano alla manifestazione No Ombrina lo scorso 23 maggio.
L’Osservatorio sulla repressione ha scelto Teramo, la città di Davide, per un convegno “chi devasta e saccheggia è il capitale! Le contraddizioni del reato di devastazione e saccheggio” per rimettere al centro l’attualità della battaglia sull’eredità del codice fascista nel nostro ordinamento e le sue conseguenze nei confronti del conflitto sociale.
Parteciperà al convegno Eleonora Forenza, parlamentare europea dell’Altra Europa con Tsiprasche prima si recherà in visita a Davide in carcere. Dalla Val di Susa arriverà Nicoletta Dosio delmovimento No Tav, l’esperienza più avanzata di resistenza popolare contro “devastazione e saccheggio” dei territori. Interverranno oltre a Italo Di Sabato per l’Osservatorio, Giovanni Russo Spena, ex-parlamentare e giurista (responsabile giustizia PRC), l’avvocato radicaleVincenzo Di Nanna segretario di Amnistia, Giustizia e Libertà, Maurizio Acerbo della segreteria nazionale del PRC, il costituzionalista Enzo Di Salvatore del coordinamento No Triv e promotore dei referendum contro le trivelle, Renato Di Nicola del coordinamento NoOmbrina, esponenti e attivisti di vertenze territoriali.
A fine serata iniziativa benefit per Davide Rosci.