La pubblica accusa: è omicidio preterintenzionale, chiesta una condanna a cinque anni per il maresciallo dei carabinieri che avrebbe sferrato un calcio al motorino di Massimo Casalnuovo
Omicidio Casalnuovo: la Corte ha dovuto formulare più volte la domanda ma alla fine l’ultimo testimone a carico della difesa, un collega dell’imputato per l’omicidio preteirintenzionale di Massimo Casalnuovo, ha chiarito che quel 20 agosto 2011 i testimoni gli avevano immediatamente riferito che il maresciallo dei carabinieri Cunsolo aveva sferrato un calcio al motorino a bordo del quale viaggiava il ragazzo [leggi la storia]. Subito dopo, nelle conclusioni, il Procuratore Generale, subentrato al collega appena andato in pensione, ha chiesto con forza che venga riconosciuta la responsabilità per il reato ascritto, omicidio preterintenzionale con una condanna alla pena di almeno 5 anni di reclusione. Il 16 dicembre la sentenza. presso la Corte di Appello di Potenza, dopo le arringhe dei legali delle parti, Cristiano Sandri per la famiglia Casalnuovo e Renivaldo Lagreca legale del maresciallo. Anche stavolta fuori dal Palazzo di giustizia (l’udienza è stata a porte chiuse) era presente una delegazione di Acad, l’associazione contro gli abusi in divisa. [che.ant]
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chiesti 5 anni……….diventeranno tre..forse……sarebbe meglio invece far pagare al tutore dell’ordine i danni e le spese processuali causate dalla loro arroganza……….vedasi olindo e rosa che sono in galera, non ostante l’alibi del Mc Donald e relativa ricevuta, da dieci anni per colpa di un maresciallo alla “infernale quinlan” (Orson Welles)