Grecia, i sindacati incrociano le braccia. Come nel 2010. Si chiede il ritiro del disegno di legge Katroungalos e l’apertura di un confronto col governo partendo da zero. Gallery di Vassilis Mathioudakis
di Francesco Ruggeri
Grecia chiusa per sciopero. Benché le pensioni greche abbiano sofferto undici ritagli successivi dal 2010, il Governo del leader di Syriza considera necessaria una riforma che nemmeno soddisfa i creditori come il Fmi che pretende i tagli ma esige che non siano alzate le tasse alle imprese. Adesioni che hanno toccato il 95% nel settore privato e negozi chiusi anche al centro di Atene. Quasi tutti i servizi sono restati chiusi per 24 ore, oggi, giovedì 4 febbraio, mentre decine di migliaia di persone sono scese per le strade in segno di protesta. Almeno 70mila i manifestanti ad Atene, come non si vedeva dalle grandi proteste del 2010. Ci sono stati scontri in diversi punti al centro di Atene tra polizia e gruppi di anarchici con il volto coperto, ai margini della manifestazione di protesta contro la riforma delle pensioni. Le foto della gallery sono state tratte da AteneCalling. Secondo i media greci, i dimostranti hanno lanciato pietre e bottiglie molotov contro gli agenti, che hanno risposto con gas lacrimogeni e proiettili di gomma. La polizia ha arrestato due persone. Poco prima un giornalista di radio Athina, Dimitris Perros, era stato aggredito da uomini incappucciati. Ha riportato ferite alla testa ed è stato trasportato in ospedale. (leggi anche)
La proposta del governo Tsipras per aumenti dei contributi del fondo previdenziale, la riforma delle pensioni e quella fiscale stanno incontrando forti reazioni in tutti i livelli della società greca. La Confederazione generale dei lavoratori greci (GSEE), il sindacato dei lavoratori pubblici (ADEDY), quello degli artigiani e del commercio (GSEVEE ed ESEE) insieme a liberi professionisti, medici, farmacisti, avvocati, notai, ingegneri, consulenti fiscali, dentisti, gli ufficiali giudiziari, i chimici, i nutrizionisti, i tecnici, i veterinari, tassisti, camionisti, proprietari stazione di servizio, e altri ancora sono in sciopero. La richiesta è quella il ritiro del disegno di legge Katroungalos e l’apertura di un confronto col governo partendo da zero. Uffici pubblici, scuole, università, ospedali non hanno aperto, mentre alcuni mezzi di trasporto pubblico funzionano solo durante le ore delle grandi manifestazioni in modo che le persone possano partecipare.
Una manifestazione organizzata da GSEE e ADEDY da Piazza Klafthmonos ha visto decine di decine di migliaia di persone inondare le strade di Atene gridando slogan contro le riforme di austerità proposte. L’arrivo, in piazza Syntagma davanti al Parlamento greco. Manifestazioni di protesta simili si sono tenute in tutte le principali città greche come Salonicco, Patrasso, Larissa, Iraklion e altri.
Nel frattempo, gli agricoltori continuano le loro manifestazioni di protesta bloccando tutte le vie nazionali e i posti di frontiera con i loro trattori. I blocchi hanno causato seri problemi nella circolazione delle merci in tutta la Grecia e da e per la vicina Bulgaria. Gli agricoltori hanno anche deciso di bloccare le strade tra mezzogiorno di sabato e la stessa ora della domenica. Inoltre tutte le navi sono ferme nei porti a causa dello sciopero di 48 ore dei portuali e degli equipaggi delle navi. E molti voli da e per gli aeroporti greci sono ri-programmati a causa dello sciopero.