1. Funzioni centrali
2. Funzioni locali
3. Sanità
4. Istruzione e ricerca
Le operazioni di accorpamento hanno riguardato il primo (ministeri, agenzie fiscali, enti pubblici non economici) e l’ultimo settore (fino ad oggi scuola, ricerca, università e Afam erano invece ben distinte). La presidenza del Consiglio resta a sé stante, ci sembra una evidente concessione a logiche di clientela che dovrebbero essere escluse da ogni contrattazione seria, del resto dove sta la ratio che giustifica accorpamenti per centinaia di migliaia di lavoratori\trici con la salvaguardia di un comparto cosi’ esiguo?
Ma quali sono le ragioni per ridurre a 4 i comparti della Pa?
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Si applica, dopo anni, la Legge Brunetta che prevede tra l’altro le fasce di merito attraverso cui erogare la produttività (lasciando il 25% del personale senza un euro) . Con il rinnovo dei contratti sarà possibile applicare le famigerate fasce che alimenteranno iniquità e ingiustizie destinando i soldi di tutti ad una minoranza. Esiste una straordinaria continuità tra Brunetta e Madia in materia di pubblica amministrazione, allora quanto è stato negato a Berlusconi viene concesso oggi a Renzi. Dove sta la coerenza di Cgil cisl Uil?
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si riduce il numero non solo dei dirigenti ma anche del personale della pubblica amministrazione, la preoccupazione dei sindacati è stata quella di salvaguardare alcune posizioni di vertice ma nessuna parola è stata spesa sulle finalità della intera operazione che pare sia condivisa da parte della triplice.
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si taglieranno numerose voci del salario accessorio andando verso quella semplificazione che nel linguaggio Renziano significa perdita economica per i lavoratori
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si va verso un nuovo modello contrattuale con una parte comune a tutto il settore pubblico e una parte cosiddetta speciale di comparto, magari demandando, tra una deroga e l’altra, alla contrattazione di secondo livello. In questo modo sarà piu’ facile equiparare stipendi e promuovere in futuro la mobilità tra comparti rinunciando a stabilizzare i precari e a bandire nuovi concorsi
Definire poi , come fa la Cgil, innovativo questo accordo significa sposarne l’impianto e la filosofia di fondo che è quella di indebolire il potere di acquisto e di contrattazione dei settori pubblici per poi passare ad una nuova stagione privatizzatrice, affermare un modello di contrattazione al ribasso magari presentando tanti accordi di secondo livello come privilegi da abbattere
Ricordiamo che allo stato attuale, i finanziamenti stanziati dalla Legge di stabilità prevedono aumenti ridicoli pari a 8 euro al mese e se aggiungeranno risorse per i prossimi anni saremo a noi a pagarceli con la mancata stabilizzazione dei precari, il mancato turn over, l’aumento dei carichi di lavoro e il saccheggio del salario accessorio. Come accaduto con le tutele crescenti del Jobs act, gli sgravi alle imprese non servono a costruire posti di lavoro , gli sgravi e la decontribuzione accordate alle imprese, lungi dal creare i posti di lavoro annunciati, si ripercuotono negativamente sulle pensioni future soprattutto di quanti\e avranno pochi anni di contributi.
Da chi ha creato il Jobs act possiamo forse attenderci contratti favorevoli ai lavoratori? Chi crede a queste storielle è complice del Governo e artefice della sconfitta dei lavoratori
[federico giusti/ cobaspisa e pubblico impiego in movimento]
pa, fp, pubblico impiego, pubblica amministrazione, cgil, cisl, uil, renzi, madia, contratto, lavoro, lavoratori
Dopo 8, dico OTTO, anni che non si rinnova il contratto, ci hanno accordato la miseria offensiva di 14.50 euro di vacanza contrattuale – li manderei io in “vacanza”, ma per sempre – adesso ci vengono araccontare col supporto dei sindacati compiacenti cgilcisluil col contorno di ugl e vsri autonomi/gialli che si faranno i rinnovi così al ribasso, i soldi sono quelli e basta così, che bisognerebbe mettere il Paese “a ferro e fuoco” a furia di scioperi ad oltranza, altro che mettersi a tappetino come fanni i sindacati concertisti! Ma perchè non si parla mai delle esternalizzazione di funzioni che svuotano il nostro lavoro e danno soldi ai soliti noti privati, che esistono solo per le commesse pubbliche, come nella sanità ma non solo, e che servono sopratutto a generare mazzette e malaffare nella gestione diretta e svelta di mano degli appalti? altro che risparmi si potrebbero fare rimettendo “in house” tanta parte dei servizi della pubblica amministrazione sfruttando le professionalità invece mortificate. Un esempio per tutti: quante centinaia di migliaia di € costa la comunicazione degli scavi di Pompei? dove hanno rifatto una camoagna di analisi idrogeologica che era già stata fatta due anni fà, e rifatto una campagna fotografica quando di foto di Pompei ce ne sono migliaia a partire dell’Archivio Alinari per finire quelle che si trovano in rete senza copyright? e quanto costa il progetto grafico delle brochures che poteva benissimo esser fatto da un esperto grafico interno all’aministrazione, quindi a costo zero? Ma ci sono i fondi europei da spendere…CHE FETENZIA!!!