Assolta dall’accusa di diffamazione aggravata la sorella di Giuseppe Uva. La pm di Varese aveva chiesto un anno e due mesi di prigione
di Checchino Antonini
Non ha diffamato gli uomini in divisa imputati per la morte di suo fratello: assolta perché il fatto non costituisce reato. Lucia Uva, la sorella di Giuseppe, morto sei anni fa a Varese in seguito all’arresto e al soggiorno in una caserma, è stata appena assolta dall’accusa di diffamazione aggravata per alcuni suoi post su fb e per una nota intervista al programma Le Iene. La Giulia Troina aveva chiesto la condanna a un anno e due mesi di carcere e una multa di 458 euro con l’accusa di diffamazione aggravata ma il tribunale non ha seguito l’indicazione applicando la scriminante dello stato d’ira per ingiusto fatto altrui. Così spiega Fabio Ambrosetti, che è anche legale di parte civile nei processi Uva e Ferrulli. «Ma non va bene niente perché dopo otto anni non so ancora perché è morto mio fratello», dice a Popoff Lucia Uva a poche ore da un’altra sentenza, quella che ha assolto i carabinieri e gli agenti di polizia protagonisti di quel controverso arresto e delle fasi che avrebbero condotto alla morte di Uva.